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Visualizzazione dei post da novembre, 2007

LA TELECOM CI PRENDE IN GIRO

Altro che apertura. La risposta della Telecom all'amico Claudio è una bella presa in giro, volta a scaricare su altri responsabilità che sono solo sue. Ci siamo presi allora la briga di scrivere, anche per voi, al ministro Gentiloni. Gent.mo Sig. Claudio De Lucia Via Oreste Mancini, 11 81042 Calvi Risorta (CE) Oggetto: Copertura ADSL Con riferimento alla Vostra richiesta di copertura ADSL pervenuta tramite petizione desidero informarla che i piani di copertura del servizio ADSL sono stati da Telecom Italia definiti dando priorità alle situazioni che permettono di raccogliere il maggior numero di clienti e che nel contempo presentano le minori complessità realizzative. Ciò al fine di anticipare il più possibile i tempi per la diffusione del servizio nella maggior parte delle aree del Paese. In questo modo è già stata conseguita una significativa copertura del servizio ADSL (a fine giugno 2007 è stato raggiunto il 90,3% della clientela), paragonabile o superiore a quell

BENTORNATO, NINO!

Sono d'accordo, caro interlocutore anonimo, la situazione è già invivibile. Con questa coltre di sospetti, di accuse, di denunce, di odio, che ci copre e che non riesce a dissiparsi. Troppi veleni in giro, che appestano l'aria e degradano l'ambiente. Manca il buon senso, la tolleranza, il rispetto. Tutti si sentono autorizzati a tutto. Viviamo un tempo pericoloso e i fatti esterni stanno lì a dimostrarlo. Per carità, sono tante le cose da cambiare e non riconoscerlo vorrebbe dire essere fuori dalla realtà. E' stato rimesso in libertà, dai suoi arresti domiciliari, l'ingegnere Nino Bonacci. Questa per me è stata una buona notizia, per il professionista, per l'uomo, per il concittadino. Leggo invece su un blog nostrano "Ancora da chiarire le motivazioni che hanno SPINTO il magistrato a rimettere in libertà l'ingegnere caleno." E' evidentente il tono preoccupato dell'articolista, come se invece di un professionista, incauto forse e poco avvedu

NON E' GIUSTO

Non è giusto morire per una partita di calcio, così come non è giusto morire per qualsiasi altra cosa futile. Oggi è successo e mi chiedo se valga la pena stare qua a scrivere di qualcosa. Ci si sente impotenti di fronte a tali avvenimenti, come a tutta la violenza inutile e insensata che gli stessi scatenano. Forse è meglio tacere. Forse è meglio invitare prima se stessi e poi gli altri a riflettere, a pensare a quanto tutti noi facciamo perchè queste cose non avvengano. In genere pensiamo che tutto quanto accade fuori non ci interessi, senza riflettere al fatto che noi stessi spesso siamo gli autori e i fautori e i creatori di situazioni di odio e di violenza. Diamoci una calmata. Tutti. O presto la situazione diverrà invivibile per tutti.

SANCHO MI CHIEDE ....

Caro Massimo, lasciando a se stessi questi anonimi ignoranti (perchè, di fatto, ignorano molte cose...) ti lascio alcune considerazioni spicciole che volevo sottoporti.I FUCILI A PALLETTONI E LA SCOPA DI NICOLINA(mi piace intitolare i miei pensieri, quasi come Blaise Pascal, perdonerete questo vezzo intellettuale!) Da un po' volevo chiederti, caro Massimo, cosa pensassi dell'autovelox impallinato che fa mostra di sè sulla Casilina e che ancora (ancora?) scruta e sanziona i malcapitati automobilisti. Io credo che questo gesto, prendere a pallettoni una macchinetta autovelox, gesto mai sufficientemente esecrato, esprima bene il retaggio culturale del paese in cui viviamo. Di fronte all'ingiustizia (si badi bene, presunta ingiustizia), si sceglie la strada della doppietta e non quella del dialogo civile o della protesta civile.Va bene che il discorso dell'autovelox è contrastato, va bene anche che si sospettano irregolarità (ah "presunzione di innocenza", ormai o