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Visualizzazione dei post da febbraio, 2009

SONO TRE VOLTE PEGGIO!!!

In questo periodo mi capita spesso che qualcuno mi interroghi su quello che penso della politica calena attuale e a tutti rispondo che la situazione la vedo ancora alquanto fluida. Quando provo ad approfondire l’argomento, capita sovente che il mio interlocutore è in grado di apportare alle mie convinzioni qualcosa di nuovo e di originale. L’altro giorno, discorrendo con una persona che stimo molto e che reputo sicuramente più preparata di me nel campo politico, ho adombrato la speranza in un rinnovamento dell’intera classe politica calena e che, proprio in funzione di questo, i vecchi marpioni potessero cedere il passo ai giovani. Improvvisamente il mio cortese interlocutore ha cambiato umore e mi ha apostrofato dicendo;”Bene, anzi, benissimo. Ma dove sta il rinnovamento? E chi sono i giovani di cui parli?” Un po’ timoroso dell’avvenuto cambiamento, ho azzardato:”Beh, ci sono Giovanni e Antonello!” Rosso in viso, mi ha mostrato con la mano il numero tre davanti al viso, dice

QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO …. DELLE SCUOLE DI CALVI.

Parafrasando il celebre libro di Carlo Emilio Gadda, non può non venire alla luce l’incongruenza della situazione scolastica che si è venuta a creare a Calvi Risorta e che ha obbligato docenti e studenti a rivoluzionare i propri turni di lavoro, impossibilitati alla frequentazione contemporanea dell’edificio scolastico. Quella dell’edilizia scolastica rimane una problematica endemica sull’intero territorio italiano, né Calvi Risorta costituisce l’eccezione felice. Resta però un interrogativo: in mancanza di un certificato dei Vigili del Fuoco perché prima tale problema non è stato mai sollevato? Questo vuol dire che i nostri figli erano consapevolmente messi a rischio di qualcosa? Appaiono altresì strane altre coincidenze. Prima di tutte il fatto che ad accorgersi di tutto, o per lo meno a ratificare tutto ciò, a quanto pare sia stato il commissario governativo e non l’ufficio tecnico preposto. Ovvio che, con i tempi che corrono, il commissario non abbia voluto assumersi re