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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

A CHI E' SERVITO QUESTO CONVEGNO?

Sono reduce dall’incontro tenuto al palazzetto di Calvi organizzato dall’attuale amministrazione per chiarire alla cittadinanza la tipologia di impianto per la produzione di energia da frazione umida dei rifiuti solidi urbani. Mi accompagnano alcune perplessità e la netta sensazione di aver partecipato ad una farsa. Anzitutto la modalità di presentazione del progetto: se chiami i tecnici della Iavazzi, azienda proponente l’impianto, ad illustrare il tutto, mi sembra alquanto scontato che presenteranno questa tecnologia come la più sicura e sostenibile del mondo. Inoltre, se a far da contraltare ti scegli a tuo insindacabile giudizio il professore di turno, mi sembra che l’occasione di confronto risulti impoverita e l’impostazione di partenza fortemente preconcetta. Ho assistito di persona al balletto dei tecnici e ad ore di relazioni scientifiche di fior di professoroni, quando si è trattato della centrale a turbogas di Sparanise, per non ignorare che anche il dato tecnico

ED ORA UNA BELLA TRIBUNA POLITICA TRA I TRE ASPIRANTI SINDACO

Premesso che dei programmi dei tre contendenti politici caleni, al di là delle affermazioni generiche e sensazionalistiche, si sa poco o niente e che molti punti di essi sembrano comuni, perché non organizzare una tribuna politica in cui tutti e tre abbiano la possibilità di spiegare, seppur in maniera molto succinta, quello che vogliono fare? Si tratterebbe di un contributo determinante a spiegare a tante menti confuse (le nostre, per prime) la portata e i contenuti che intendono portare avanti. Pensiamo che in un’epoca come quella che stiamo vivendo non sarebbe certo difficile realizzare un servizio in streaming in diretta, appoggiandosi anche, se fossero disponibili, alle maggiori testate web della zona, come calvirisorta.com, calvirisortanews.it e demetraviva.it. Ci potremmo noi incaricare dell’organizzazione, qualora i tre siano d’accordo, preoccupandoci di fungere da giornalisti e moderatori, garantendo tutti della serietà dell’iniziativa e concordandone, nella più a

Chi ci scalderà il cuore?

“Si continua a definire Antonello un perdente! Vincenti sono coloro che, come Marrocco, fanno accordi a destra e a manca pur di ottenere una carica?? Gli stessi che poi non riescono ad amministrare con nessuno degli alleati? Allora viva Antonello e i suoi ideali!” Riprendo questo commento dopo un po’ di tempo, persuaso che  le sensazioni della prima ora debbano decantare per lasciare posto ad un’analisi più fredda ed equilibrata. Certo, il passo compiuto da Rinascita Calena è stato di quelli azzardati, politicamente parlando, seppur indispensabile per uscire dalle secche di un immobilismo fine a se stesso più che all’interesse dei cittadini. Diciamolo francamente: grosso merito va ascritto a quella vecchia volpe politica, pur giovane di età, di Giacomo Zacchia, che interpretando correttamente i segnali che gli arrivavano da più parti, e in particolare da coloro che gli sono stati sempre vicino, ha deciso di non candidarsi, confondendo in un colpo le carte a Rinascita Calena (

LA CARICA DEI QUARANTA

G razie alla recente legge elettorale che limita a dieci il numero dei consiglieri in lista per i paesi piccoli come il nostro, saranno quaranta i nomi che si contenderanno i sette posti in maggioranza e i tre all’opposizione. Tra questi, per formula obbligatoria, dodici donne che saliranno a sedici se la recente legge in parlamento verrà approvata. Per cui tutte e quattro le liste in lizza si trovano ora, passata l’euforia del mettersi in gioco a tutti i costi, a dovere fare i conti con la penuria di nominativi disposti ad esporsi a favore di questo o quel candidato sindaco. In difficoltà anche Caparco, con parecchie defezioni dell’ultima ora, cui potrà solo marginalmente giovare la campagna acquisti mirata ad inserire nella lista due pezzi da novanta ai quali ha promesso, al solito, mari e monti, ma che si dovranno accontentare poi al massimo solo di una cenetta nell’omonimo ristorante sulla strada di Caiazzo. Il tribuno caleno ci ha ormai abituato da tempo ad essere lui l’unica