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Visualizzazione dei post da 2010

L'ultimo editoriale

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Più volte, in passato, ho avuto la tentazione di chiudere questo blog, ma solo oggi ho maturato la decisione di farlo. Descrivere tutte le motivazioni che sono alla base di questo gesto sarebbe lungo e francamente noioso. La sensazione precisa che ho tratto da questo lungo cammino, cominciato nel 2007, è che in fondo non c'è stato alcun miglioramento di base nei rapporti tra cittadini. E ciò a prescindere dalle amministrazioni che si sono susseguite. E l'odio, il rancore, il desiderio di rivalsa e di vendetta, la fanno ancora da padrone. In realtà la Politica, quella con la P maiuscola, è ormai bella e sepolta a Calvi da almeno quindici anni. Lo sport di moda è quello di denigrare, di offendere, di cercare di calpestare la dignità altrui, di prendere di mira familiari, amici, mogli, mariti, figli, senza pensare minimamente né alle conseguenze né alle implicazioni morali che certe affermazioni portano con sé. In questo decadimento progressivo si rischia di parlare al vento. Un a

LA CURA

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, dalle ossessioni delle tue manie. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale, ed io, avrò cura di te. Vagavo per i campi del Tennessee (come vi ero arrivato, chissà). Non hai fiori bianchi per me? Più veloci di aquile i miei sogni attraversano il mare. Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza. Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza. I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi, la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi. Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto. Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecch

UN FILM GIA’ VISTO

Nel mio girovagare tra i siti del web, in quelli che reputo interessanti, sono inciampato nella lettera aperta di Salvatore Minieri diretta polemicamente a .. chi si sente già sindaco. In realtà è una lettera indirizzata ai suoi conterranei, alla sua gente, al suo popolo, che vede prostrato e avvilito, quasi incapace di rialzarsi e camminare con le proprie gambe. E’ un film già visto anche qui a Calvi e in tutti i nostri paesi dove al posto di una politica creativa e costruttiva si privilegia una politica fatta di contrapposizioni personali, di odio e di rancori mai sopiti. C’è qualcuno che progetta piani di sviluppo per Calvi, che pensa ad una coalizione che possa inglobare tutti quelli che sarebbero in grado di fare veramente qualcosa di buono? “ No, quello che conta è presentare una lista che possa togliere voti agli altri schieramenti, anni persi a fare i conti su come fottersi numericamente.” Conclude mestamente Minieri. Leggetevi però l’ultimo capoverso, voi che siete giovani e a

LE TANTE “BANDE” DELLA NOSTRA CITTADINA!

“Una comunità da il meglio di sé quando si sente unita da un comune destino e non divisa in bande che si fanno la guerra con il fango ed il veleno. Le insinuazioni velenose rivolte e le macchie di fango schizzate contro il “nemico” politico sono armi sleali da risse di piazza. La politica è altro. E’ confronto di idee tra avversari che si rispettano e non attacchi personali tra nemici che si odiano. Quando si è chiamati a rappresentare gli interessi generali occorre responsabilità e maturità. Chi piega gli interessi della collettività a quelli personali è irresponsabile. Chi agisce secondo la logica del potere non è responsabile. L’alto tasso di conflittualità all’interno della classe dirigente del paese pregiudica gli interessi dei cittadini. E’ causa di malessere sociale. Ripeto: chi piega gli interessi della collettività a quelli personali è irresponsabile. Basta con il fango! Se lo metti indiscriminatamente in rete agisce in un enorme ventilatore e finisce con il macchiare tutti. B

MARROCCO E CIPRO PROVANO A SPIEGARE I MOTIVI DELLA REVOCA DELLE DELEGHE DA PARTE DEL SINDACO CAPARCO.

Con un manifesto articolato e per certi lati un po’ oscuro, Giovanni Marrocco e Nicola Cipro, rispettivamente ex vice sindaco e assessore alla sport, provano a spiegare a loro stessi prima ed alla cittadinanza poi i motivi che li hanno visti sfiduciare dal sindaco Caparco. Anche la scelta del mezzo di comunicazione, il manifesto, è stata a lungo da loro meditata ed infine scelta solo dopo avere intrapreso tutte le altre strade possibili per un dialogo serio e democratico. “Avremmo voluto farlo nelle sedi opportune, spiegano i due, ma in maniera antidemocratica ed arrogante è venuta meno, e non certo per nostre colpe, la possibilità di un dialogo serio e di un confronto costruttivo, utile e necessario alla crescita dell’intera comunità calena. Basti pensare che non è mai stata convocata dal capogruppo di maggioranza una riunione, che non sia stata solo culinaria, ove potersi confrontare, anche attraverso un contraddittorio duro ma leale, sulla eventuale diversità di pensiero ed azione p

NIENTE INTITOLAZIONE PER ANDREINO

A molti è sfuggito che nell’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale non è stata inserita, ancora una volta, la proposta dell’intitolazione del campo sportivo ad Andreino D’Onofrio, accanto a quella già esistente di Alessandro Fattore. Ennesima “dimenticanza” stavolta di Silver Mele, dopo che per due volte Lello De Vita è incappato nella stessa omissione. Non intendiamo commentare l’accaduto. Riportiamo qui di seguito le parole del sindaco Caparco lasciando a voi le riflessioni. Gazzetta di Caserta, venerdì 17 settembre 2010 “L’intitolazione dello stadio è sicuramente un problema marginale che la nostra amministrazione affronterà nei tempi dovuti. Ora la nostra attenzione è rivolta a problemi più urgenti e seri che pesano sull’intera collettività. Quindi non comprendo la fretta mostrata dal consigliere Cipro che sembra dare alla vicenda una priorità assoluta. Purtroppo reggere le sorti di una cittadina come la nostra, significa rivolgere l’attenzione verso ben altre questioni.”

EMIGRAZIONE: LA VIGLIACCHERIA DEI NOSTRI TEMPI!

Nella mia casella postale arrivano spesso messaggi anche anonimi, che riguardano argomenti per lo più trattati sul blog da gente che non ritiene di pubblicare le proprie osservazioni. Ultimamente, è più di una settimana ormai, ho ricevuto la mail seguente che ho deciso di pubblicare per intero. Sono le esternazioni di un giovane, che non conosco, ma che ritengo valgano la pena di essere divulgate. “E' una riflessione che vado maturando da tempo, ne ho discusso molte volte con chi ha vissuto esperienze simili alle mie, e ultimamente, a seguito di una predica da parte di un prete di frontiera a riguardo di un bene confiscato alla camorra, ne sono ancora più convinto. Parlo, a scanso di equivoci, del fenomeno dell'emigrazione interna, quella giovanile, non di quella motivata da stringenti necessità, ma di quella dei figli di papà che possono permettersi di andare a studiare a nord del Garigliano. Credo che questa necessità, quella di andare a studiare al nord, sia per molti giova

“SENZA LA CALABRIA E LA CONURBAZIONE NAPOLI – CASERTA L’ITALIA SAREBBE IL PRIMO PAESE D’EUROPA.”

Così si esprime Brunetta e a ben guardare non ha forse tutti i torti. L’intento non è certo quello di demonizzare il meridione e i meridionali, anzi. Ma è quello di mettere in evidenza che da noi esiste un sistema malato e in rapido peggioramento, individuato come “un cancro sociale e culturale, un cancro etico, dove lo Stato non c’è, non c’è la politica, non c’è la società.” Questo stato di cose alligna nell’animo di coloro che abitano e vivono a sud, è come una nemesi che permea di sé ogni cosa e fa sembrare inutile ogni sforzo di cambiamento. Si aspetta per anni il posto fisso, si litiga e ci si scanna per un posto di 300, 400 euro al mese, si cerca l’accattonaggio politico per cercare di lucrare qualcosa spesso a spese di chi ne ha più diritto. E’ una lotta di sopravvivenza la cui sorte non è demandata a noi stessi, ma ad altri, quelli che possono e debbono fare qualcosa per noi. Non c’è impegno personale alla crescita, allo sviluppo, alla creazione di sbocchi lavorativi propri, ce

GUELFI E GHIBELLINI

I termini guelfi e ghibellini indicano le due fazioni che dal XII secolo sostennero rispettivamente la Chiesa e l’Impero, trasferendo poi questo conflitto a livello comunale. All'interno delle città, la stessa dicotomia si ripropose poi nella lotta tra le fazioni guelfa e ghibellina della popolazione, entrambe volte a esercitare dominio del comune. La storia di Calvi Risorta sembra essere da anni imperniata sulla radicalizzazione di uno scontro a due, e vale a dimostrarlo il numero record di interventi su questo blog a favore o contro di uno dei contendenti: Caparco e Zacchia. Certo la storia va avanti con le azioni umane e risente di certi errori di valutazione veramente macroscopici, come quelli di Marrocco e Cipro, persuasi di potere cambiare usi, costumi e mentalità ormai radicate nel personaggio Caparco, loro che si sono ritrovati in parte spiazzati da metamorfosi ovidiane di gente come De Vita e Mele su cui contavano per far valere di più loro stessi e il popolo caleno. E mai

MA CHE STA SUCCEDENDO AI CALENI?

Mai mi era capitato di dovere intervenire tanto spesso nel cancellare i post dei lettori come in questi ultimi tempi. Offese, contumelie, denigrazioni, diffamazioni, proposte senza indugio e senza freni inibitori, persuasi tutti del proprio diritto al giudizio sommario e definitivo. E alla ineluttabilità della condanna, ma soprattutto di qualsiasi difesa da parte del malcapitato di turno. Il tutto, naturalmente, all’ombra del più stretto anonimato, che quando non si limita a rendere tutti uguali nel segno di un commento pacato e per quanto possibile oggettivo, diventa vigliacco mezzo di attacchi faziosi e personali. Non è questo lo scopo di questo blog e ci tengo a ribadirlo. Il blog deve essere e restare una finestra aperta sulla realtà calena, bella o brutta che essa sia, bella o brutta che essa appaia a ciascuno di noi. Non deve essere un mezzo per scaricare tensioni, per prendersi presunte rivincite, per riversare addosso a qualcuno livori e maledizioni varie. Ma soprattutto non de

LA VERITA’ NON E’ MAI VELENOSA.

Torno sul mio intervento relativo alla diatriba che periodicamente vede coinvolti il sindaco e l'ex sindaco sui meriti dei lavori caleni e che si limitava a riportare la pura e semplice verità di quello che è successo. Certo, la verità può dare fastidio, ma non si può cancellare. Basta prenderne atto e cercare, per il futuro, di non incorrere negli stessi errori. Ma andiamo con ordine. Un presunto, quanto anonimo amico di Zacchia, dichiara: “Caro Massimo, aspetto con ansia la tua discesa in campo come amministratore del nostro caro amato paesello, per far vedere a tutti noi caleni come si amministra la cosa pubblica, dai provaci ne vedremmo delle belle.” Affermazione veramente singolare. Invece di confutare quello che ho scritto mi invita ad amministrare. Sarebbe come se Lippi, a centinaia di giornalisti che l’accusavano di avere fallito il ruolo di allenatore, se ne fosse andato dicendo: ”Venite voi a fare gli allenatori!”. A ciascuno il suo compito. Chi decide di darsi alla poli

LA VERA STORIA DEI LAVORI A CALVI RISORTA

Assistiamo quasi giornalmente alle ripicche che vicendevolmente intercorrono tra il sindaco Caparco e l’ex sindaco Zacchia a proposito del merito dei lavori a Calvi Risorta. Il merito è mio, no, è della passata amministrazione, ma se ho fatto tutto io, ma quando mai, hai trovato già la pappa pronta, anzi hai ritardato i lavori con tuo fratello non si sa per quale motivo. La verità, amici lettori, è che entrambe le amministrazioni hanno ragione, ma entrambe, a ben vedere, hanno clamorosamente torto. Perché i soldi dedicati ai lavori altro non sono che quelli revenienti dalla legge 51/78 utilizzata dalla Regione per assegnare d’ufficio, annualmente, una certa cifra perché gli stessi li utilizzino nell’arredo urbano o nel migliorare i servizi. L’unica formalità a cura dei Comuni risiede nel presentare annualmente progetti idonei alla spesa dei fondi. Per anni né Caparco, né Zacchia sono stati in grado di presentare alcunché, perdendo praticamente questi fondi. A seguito di un intervento r

RAFFAELE DE VITA: ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE DIABOLICUM!

Capita a Raffaele De Vita, presidente del consiglio comunale, di “dimenticarsi” per la seconda volta consecutiva di inserire nell’ordine del giorno di un consiglio comunale l’intitolazione del campo di calcio ad Andreino D’Onofrio ed Alessandro Fattore. Fatto grave, anzi gravissimo, sintomo anche della sensibilità del personaggio. Se poi la “dimenticanza” è dovuta al fatto che la richiesta ufficiale di questo riconoscimento è pervenuta da parte di Nicola Cipro, ex assessore oggi inviso alla maggioranza, che invece ha colto e fatto propria la volontà popolare, questo è ancora più grave. Certi riconoscimenti spettano a chi si è reso protagonista nei tempi nel rendere grande il proprio paese, a prescindere dalle colorazioni politiche o di parte e nessuno può permettersi di strumentalizzarli ad uso e consumo delle simpatie e rancori personali. Annotiamo anche la sua cocciutaggine nel continuare a convocare il consiglio comunale di mattina, quando l’attuale maggioranza, quando era all’oppo

PIANI DI SVILUPPO E PROGRAMMAZIONE DEL FUTURO

Mi capita di girare in internet e di andare a curiosare sul sito della Regione Campania. Nella parte intitolata “Parco Progetti Regionali – Esiti della dodicesima sessione di valutazione” scopro che trattasi di PPR e cioè Programmazione, Piani e Programmi presentati dai Comuni costituiti da progetti di intervento per la realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali, che vengono esaminati dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici. Il bando aveva scadenza al 16 gennaio 2009 e a quella data sono stati presentati ben 1520 progetti da parte di moltissimi comuni della Campania. Nell’allegato 1 si possono verificare le istanze ritenute non ammissibili, nell’allegato 2, che comprende circa 94 pagine, c’è l’elenco dei comuni le cui istanze sono state ritenute ammissibili. In nessuno di questi allegati compare il nome di Calvi Risorta, come a dire che il nostro comune non ha presentato nessun progetto. E ciò, a meno di clamorose smentite, è davvero deprimente. E

IL RIVOLO DI PEZZASECCA

"Il rivolo della Pezza se ne andava varro varro!” così un bambino di tanti anni fa descriveva il rivolo che attraversa Calvi Risorta e si congiunge poi con quello di Visciano sulla nazionale che a sua volta raccoglie tanti reflui. Si era molti anni prima che il maestro D’Orta scrivesse “Io speriamo che me la cavo” godendo degli strafalcioni dei propri alunni; la vecchia maestra del nostro bambino si adoperò invece per spiegare pazientemente all’alunno la differenza tra dialetto e italiano. Da allora si sono succedute molteplici amministrazioni, ma nessuna di loro ha provveduto alla sistemazione delle rete fognaria dotandola di depuratori idonei allo smaltimento totale dei reflui cittadini. E non appena comincia a fare caldo immediatamente si avverte, passando sulla Casilina, l’odore forte di escrementi umani in decomposizione in quel fosso che è diventato una fogna a cielo aperto. Tant’è che molti automobilisti non hanno neppure bisogno di scorgere il cartello indicatore della ci

Caleni...

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È apparso poco fa sul sito di Rinascita Calena un interessante articolo a firma di Aristarco Scannabue , penna satirica del sito. Mi è sembrato opportuno evidenziarlo anche su questo blog. Caleni …. chi li capisce e’ bravo Cinque anni fa il popolo caleno si liberò di un tiranno, che faceva e disfaceva tutto a piacimento suo e degli amici suoi, seppellendolo sotto una coltre di oltre mille voti di differenza. Dopo quattro anni e mezzo, senza che lo stesso abbia fatto alcun percorso di aggiornamento politico e di eliminazione dei suoi maggiori difetti come la grossolanità, la prepotenza e l’autoritarismo, lo stesso popolo caleno lo ha riabilitato ponendolo sul piedistallo. E regolarmente, malgrado le assicurazioni da parte dei nuovi alleati, andate tutte miseramente deluse, ha ripreso a governare con i vecchi metodi, sbarazzandosi in fretta e furia degli alleati scomodi ( leggi Nicola Cipro ) che hanno il coraggio di contestarne le decisioni. Dopo neanche un anno riecco però affiorare g

Bravo, Nicola !!!

Sensibile a quello che accade intorno a lui, Nicola Cipro ha chiesto ufficialmente al Presidente del Consiglio Comunale di portare all’ordine del giorno del prossimo consiglio la proposta di allargare l’intitolazione del campo sportivo comunale oltre che ad Alessandro Fattore anche ad Andreino D’Onofrio. Riporto qui di seguito sia le mie riflessioni di allora che la richiesta di Nicola. “Di lui, e con lui, ho ricordi incancellabili, che risalgono al tempo della mitica squadra del Moccia Calvi che, insieme ad Alessandro Fattore, Andreino curava con un amore e una passione che non potevano non coinvolgerti al punto che, insieme ad alcuni miei compagni romani, la domenica mattina venivamo a Calvi a difendere i colori del Moccia Calvi. Eravamo tutti più giovani, ovviamente, ma pieni di entusiasmo e passione che oggi, mi duole dirlo, è difficile trovare nei ragazzi di oggi. Spesso la nostra paga era costituita solo da un caffè, al posto del rimborso del carburante, ma della cosa non ci impo

GIANO VETUSTO: RITORNA LA COMMEDIA DI RANGO CON LA REGIA DI FRANCANTONIO

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Non è sempre facile commentare le iniziative artistiche che interessano le nostre piccole cittadine e il più delle volte si scade nel consueto, nell’adulazione, nelle celebrazioni retoriche al fine di non scontentare i protagonisti dell’opera. Non è il caso di quest’ultima commedia, “La Fortuna con l’effe maiuscola” rappresentata nel centro multifunzionale di Giano Vetusto, dalla compagnia teatrale “ Artinsieme ”. Commedia ultra conosciuta, quella di Armando Curcio e Edoardo De Filippo, ma non semplice da rappresentare sia per la varietà che per la complessità dei ruoli proposti. Proprio per questo, alla fine, la sorpresa è stata gradita e piacevole. Antonio Franco in arte Francantonio, già noto a livello nazionale per avere recitato a fianco di gente come Renato Carpentieri (anche lui caleno doc!), ha preso a carico la regia dell’opera ed è subito apparsa manifesta la sua impronta: ritmi decisi e agili, movimenti teatrali puliti e precisi, tempistica di interventi decisamente perfetta

GLI SCOUT IN MEZZO A NOI

In questa Settimana Santa si è avuto nel nostro comune un importante incontro di capi scout, un Campo di Formazione che ha visto intervenire partecipanti anche da fuori la Regione Campania (Toscana, Puglia, Basilicata e Lazio) per approfondire le tematiche di quella che si può considerare una vera e propria missione: educare i giovani nello spirito e nel fisico, con il metodo educativo Scout. Ospitati nella casa delle Suore di Visciano, grazie anche alla sensibilità e ospitalità di Madre Jacopa, hanno svolto con cura tutti i compiti loro assegnati dai capi formatori, questi quaranta tra giovani e giovinette impegnati nel movimento. Una delle esperienze, definita in gergo HIKE (in inglese uscita, escursione), consiste nel partire, senza alcun preavviso e portando con se solo l’essenziale (rinunciando quindi al cellulare, ai soldi, al pasto serale), nell’andare alla ventura, a coppie, chiedendo ospitalità per una notte alla gente, offrendo in cambio piccoli servizi come riassettare una

E ADESSO …. TUTTI A STUDIARE POLITICA !!!!

Sarebbe stato facile intitolare questo post “ Come volevasi dimostrare!”, come facile era creare ad hoc opportuni distinguo sulle responsabilità di ciascuno dei candidati. Che sono stati, dagli elettori, tutti condannati senza appello, alcuni con bocciature definitive, altri rimandati a un ultimo esame di riparazione che appare sempre più improbabile. Appare altresì chiaro che in questa tornata elettorale hanno perso tutti, ma specialmente noi. Personalmente sono stufo di essere costretto, ogni volta, a scegliere tra gente che in altri casi avrei comunque votato volentieri. E pur potendo scegliere tra 4/5 candidati, sono stato costretto a votarne solo uno, escludendo tutti gli altri. Ho letto i vostri commenti sul blog e la linea che mi sembra ne esca sia la stessa che propugno da tempo: quella di un accordo che eviti guerre fratricide che non portano a nulla. Calvi Risorta come terra di conquista da parte dei vertici casertani, ormai da vari anni. E possibile che questo lo capisca uno

I TANTI PLUTARCO DI CASA NOSTRA

“Sia Massimo che Alberico, avete la mia stima. Ma Calvi non merita tanta dedizione.” Anonimo dal blog. Caro amico, pur ringraziandoti dell’apprezzamento, debbo dirti che non sono d’accordo con te. Calvi Risorta merita questo ed altro. Te lo dice uno che non è nato qui, ma che qui si è ritrovato, vi ha trovato la finalità ultima, forse idealizzandola, ma non per questo meno concreta e reale. Calvi è e resta un sogno, un sogno sognato fin da bambino quando i miei mi portavano dai nonni a trascorrere lunghe ed estenuanti estate. Di allora ricordo giornate caldissime ed intense, panorami di luce abbacinante, il ritrovarsi la sera davanti ai bar a parlare di tutto e di niente. Calvi merita questo ed altro. Ricordo compagni di giochi che cambiavano anno dopo anno e a me, stupito, che chiedevo le ragioni di quella mancanza rispondevano:” E’ andato in Canada, in Inghilterra, in America.” Non potevo capire, allora, i motivi di tale distacco, che avvertivo comunque lacerante

UNA SCUOLA DI POLITICA SUL TERRITORIO

In questo periodo di festa sono vistosamente emerse tutte le divisioni e le contrapposizioni che esistono nella nostra cittadina. Le due Pro Loco uscite entrambe con un programma proprio, le due orchestre, entrambe degne di attenzione e di nota, che hanno svolto un programma diverso se pur negli stessi siti. E così le bande di musica. Ci si è messo anche Caparco a privilegiare gente venuta a fare teatro da fuori, penalizzando i nostri compaesani, in nome di una non ben definita visione moralistica che poco ha di moralistico e molto di ripicca personale. E appresso a questi fenomeni, la solita moltitudine di gente che appartiene a questo o a quell’altro filone. Questa diversità, o meglio questo dualismo esasperato, più che generare ricchezza di espressione, emulazione, voglia di migliorarsi, indica senza alcun dubbio una situazione lacerante all’interno del paese, appositamente voluta dalla classe politica che ci rappresenta. E poiché sappiamo chi ci ha rappresentato negli u

2010: ISTRUZIONI PER L’USO

Come ogni fine d’anno si scatenano sui mass media i consigli di tanti presunti esperti che ci dicono tutto, ma proprio tutto, su quello che andrà fatto nell’anno nuovo per conquistare successo, visibilità, soldi, amore, fortuna. Consigli a guardar bene rivolti esclusivamente al nostro io, a quella formidabile leva di marketing che costituisce l’individualismo di ognuno di noi. Il successo deve essere tutto e solo per me, e così la visibilità, i soldi, la fortuna. L’amore investe sicuramente una sfera privata, ma non viene necessariamente prima delle altre cose. Tutto ciò in realtà non fa che allontanarci da ciò che invece può dare le soddisfazioni maggiori al nostro animo come la condivisione con gli altri e la solidarietà, parola che spolveriamo solo quando avvengono traumi collettivi che suscitano emozioni particolari.. E allora? E allora proviamo un po’ tutti a vivere questo 2010 in maniera diversa a cominciare dai nostri politici che invece di cercare di spegnere i cont