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Visualizzazione dei post da maggio, 2009

La pagliuzza e la trave

Una prima osservazione: man mano che ci si avvicina al giorno delle elezioni alcuni interventi sul blog oltre che alle norme della buona educazione stanno dimostrandosi contrari anche a quelle del codice penale. Vi invito perciò a moderare i termini limitando i commenti alla critica politica e non personale, rammentandovi ancora una volta che in caso di denunce per diffamazione sarà estremamente facile da parte dell’autorità preposta, visti i moderni mezzi di rilevamento e tracciabilità, risalire al nominativo incriminato. Ciò posto, che dire? Finalmente ci siamo, la riserva è stata sciolta, i dubbi dissipati e le liste, come ormai noto, sono tre. In questi giorni ho letto e sentito come la Rai: di tutto, di più. Politologi dell’ultima ora (ne spuntano a centinaia in ogni tornata elettorale), bacchettatori di professione, moralisti, giustizieri e persino veggenti (che sanno per certo chi voterai!) si sono susseguiti in commenti e discussioni di ogni genere, anche su questo blog purtrop

CIAO, ANDREINO

Sono stato fuori per lavoro questi ultimi giorni ed al ritorno ho trovato la notizia della scomparsa di un mio caro amico, Andreino D’Onofrio. Di lui, e con lui, ho ricordi incancellabili, che risalgono al tempo della mitica squadra del Moccia Calvi che, insieme ad Alessandro Fattore, Andreino curava con un amore e una passione che non potevano non coinvolgerti. Al punto che, insieme ad alcuni miei compagni romani, la domenica mattina venivamo a Calvi a difendere i colori del Moccia Calvi. Eravamo tutti più giovani, ovviamente, ma pieni di entusiasmo e passione che oggi, mi duole dirlo, è difficile trovare nei ragazzi di oggi. Spesso la nostra paga era costituita solo da un caffè, al posto del rimborso del carburante, ma della cosa non ci importava veramente di nulla. La prima categoria dove militava la squadra di Andreino ed Alessandro era allora molto seguita e la curiosità di vedere i “romani” all’opera aumentava il numero dei tifosi.   Nelle poche, ma corrusche e sentit