La carica dei candidati nelle amministrative di Calvi Risorta
Non abbiamo trovato argomento migliore per riaprire questo blog, chiuso ormai dall’8 novembre 2010, visto che, come sempre accade dalle nostre parti, la vita politica sembra rianimarsi dopo un lungo letargo, che per alcuni dura tutto il tempo tra un’elezione e l’altra.
E
pur senza scomodare Giambattista Vico con i suoi corsi e ricorsi
storici, non possiamo fare a meno di rilevare come tanti, in preda ad
un irrefrenabile sussulto di autostima e autoesaltazione, sentano il
bisogno di porsi alla guida di questo o quel movimento, formato per
lo più da loro stessi e pochi, sparutissimi amici.
E’
successo in passato con risultati pratici che hanno finito per
ridicolizzare le aspettative di quanti, fondandosi sul niente,
pensavano fosse venuto il loro momento di gloria.
Abbiamo
sentore che quanto prima si faccia avanti il Carneade di turno a
proporci la risoluzione di tutti i mali di Calvi, che non sono pochi.
Nel
frattempo è stata formalizzata la candidatura a sindaco di tre
illustri rappresentanti della nostra comunità.
Lo
ha fatto per primo il Dr. Giovanni Lombardi, fidandosi
dell’investitura avuta da Antonello Bonacci che per la prima volta
rinuncia al ruolo da protagonista.
Ci
chiediamo sommessamente se trattasi della solita boutade pre
elettorale cui il dottore ci ha abituato con i suoi repentini
dietrofront, già visti nell’ultima tornata, o se stavolta la sua
intenzione è radicata e definitiva.
A
questo punto ci chiediamo anche se bastino le pur illustri doti del
nostro dottore, fatte di carisma nella sua professione, di
disponibilità e di amore verso i pazienti, di intelligenza comunque
attenta e viva, a fare di lui un buon politico, vista l’assenza da
qualunque scena pubblica negli ultimi cinque anni e ci chiediamo,
sempre sommessamente intendiamoci, quanto abbia pesato sulla sua
decisione l’influenza di quel vecchio volpone della politica (pur
giovanissimo anch’egli), che è il suo mentore ed amico Antonello,
che gli potrebbe avere garantito anche il bagaglio di voti della
vecchia Rinascita Calena, rispolverata a nuovo per l’occasione come
contenitore elettorale buono per tutti, che nel frattempo però ha
perso in ugual misura smalto ed adepti, a causa anche di un silenzio
tombale durato anni.
Diverso
è il caso di Giovanni Marrocco, che da molti anni sta tessendo la
trama di una sua candidatura mediante interventi diretti sul
territorio, fatti di un’opposizione attiva e pungente nei confronti
di Caparco e di iniziative volte a migliorare la qualità civile e
politica della popolazione.
Non
poteva mancare la candidatura di Giacomo Zacchia, che ha troppi
sassolini nelle scarpe per non cercare di toglierseli al momento
opportuno. Resta da valutare se in questo caso il gioco valga la
candela, viste anche le risultanze fallimentari dell’ultimo
scontro.
Questa
situazione magmatica, cui potrebbero aggiungersi anche altri
candidati a sindaco (pensiamo ad Ermanno Izzo, Tina Izzo e Allocca
dei 5 stelle), porterà ad un’unica soluzione: la vittoria di
Caparco al mandato successivo.
Proviamo
ad analizzare le singoli posizioni, partendo da quella del dr.
Giovanni Marrocco che appare a prima vista la più solida.
Da
anni sta conducendo, insieme al suo gruppo tra cui spicca un
determinatissimo Nicola Cipro, una guerra totale nei confronti
dell’amministrazione Caparco, nella quale però è stato eletto e
questo rimane un suo peccato originale, difficilmente digeribile da
parte di alcuni elettori.
La
guerra è fatta di articoli, manifesti, denunce alla pubblica
autorità su tante magagne che piano piano affiorano a galla nel
panorama giudiziario, nonché da un’opera di socializzazione e
comunicazione di cose utili alla società anche tramite la sua
associazione Demetra Viva, iniziative che hanno visto coinvolte un
gran numero di persone nel corso degli anni.
E’
vero che ha cercato di assemblare intorno a sé quanti sapeva
contrari alla causa di Caparco, ma ponendo il paletto di essere lui
il sindaco senza volere passare per le primarie. Certamente non il
modo migliore per proporsi.
In
lui è cresciuto più che in altri il germe della politica, che
evidentemente comunque possiede abbondantemente nel DNA.
Stimiamo
moltissimo Giovanni dal punto di vista professionale, ne ignoriamo
invece la valenza dal punto di vista politico. Certo questa
folgorazione sulla via di Damasco non ci convince troppo e ci spinge
a chiederci quali siano i reali interessi (politici, intendiamoci!)
che stanno dietro questa scelta, fortemente perorata da Antonello
Bonacci, che stufo di essersi fatto la fama del perdente di successo,
ha pensato bene di lanciare nella mischia qualcun altro.
E
inoltre, Rinascita Calena sarà capace di suscitare ancora entusiasmi
e adesioni dopo il bel risultato della scorsa tornata?
Sta
aspettando questa occasione per prendersi una rivincita che aspetta
da tempo. C’è da considerare però che fu proprio la sua
amministrazione sia a resuscitare un Caparco tramortito dal risultato
elettorale, sia a riuscire ad alienarsi la gran parte di coloro che
avevano sostenuto la sua candidatura, tramite una politica miope e
priva di qualunque apertura progressista.
Su
quali consensi possa oggi contare, al di là dei fedelissimi (pochini
in verità) che ne incoraggiano la discesa in campo, non è dato di
sapere e le prospettive non appaiono sicuramente rosee.
Tant’è
che viene il sospetto che la sua discesa in campo non sia costruita
per vincere, ma sia solo un modo per pesare la sua influenza e quella
del partito che rappresenta, da spendersi poi su altri tavoli della
politica locale.
Per
tutti, Caparco compreso, in questa moltitudine di concorrenti appare
ovvia la difficoltà di compilare liste di spessore. Ognuno di loro
già sta cercando di darsi da fare per cercare di ottenere
l’inserimento in lista di quello o quell’altro personaggio che
possa dare maggior garanzia di voti.
Ma
anche vincendo, con quale squadra si potrà governare?
Quale
professionalità e competenze ci si deve aspettare con liste
raffazzonate all’ultimo momento?
Probabilmente
c’è da fare una serena valutazione della situazione, pensando
anche all’eventualità di fare tutti un piccolo passo indietro, per
decidere insieme se è possibile reperire, all’interno della
nostra cittadina, un nominativo su cui convergere ed al quale
proporre una squadra da affiancare nel duro compito che lo aspetta.
Ognuno
dovrebbe spogliarsi dei propri egoismi, delle proprie ambizioni che
travalicano l’interesse della collettività e consegnano in maniera
chiara il mandato alla vecchia amministrazione.
Se
è questo il disegno di alcuni, lo dicano chiaramente.
Se
le proprie candidature sono solo strumentali per favorire Caparco, lo
si affermi chiaramente.
Data
la situazione non è nostro costume avere la presunzione di proporre
una soluzione valida per tutti.
Ci
chiediamo però, da semplici osservatori delle cose calene, cosa
impedisca a questo punto ricorrere a quell’istituto sicuramente
democratico che sono le PRIMARIE.
Ipotesi
che sembra tramontata, ma che non è mai stata ufficialmente né
proposta né rifiutata e che, in questa sede, ci sentiamo di proporre
ai tre candidati che sono al momento ufficialmente in lizza, e a
quanti altri ambissero ad aspirare al soglio comunale.
Attendiamo
con curiosità e interesse le riposte ufficiali dei diretti
interessati a questa proposta, per la quale si è ancora
abbondantemente in tempo.
Notiamo
semplicemente che un eventuale rifiuto sarebbe davvero difficile da
giustificare agli occhi dei propri elettori.
In
caso contrario, ognuno farà bene ad assumersi la responsabilità
dell’ennesimo insuccesso, derivato a questo punto unicamente da uno
sterminato senso dell’io e da un’ambizione personale che nulla ha
di politico.
E
a tutti noi, che badate bene siamo la maggioranza, non resterà altro
che sorbirci altri 5 anni di tribunato caparchiano.
Come al solito blog molto fazioso e di parte!
RispondiEliminami sa che a calvi c'è la mania di protagonismo tutti vogliono fare il sindaco e questo modo di pensare non fa certamente bene al paese, questo è il momento giusto per fare aggregazione per dare una svolta a calvi risorta, quindi lasciamo da parte l'apparire e si pensi concretamente ai problemi della gente
RispondiEliminavorrei fare un distinguo tra i due manifesti politici presentati dal Dr.Marrocco e dal Dr.Lombardi nel primo ho trovato dei punti molto interessanti e forse fattibili, aggiungendo che mi è piaciuto in particolare il non percepire l'indennità di carica. Nel secondo manifesto si è parlato tanto di lobbi e di casta, mah.
RispondiEliminachi a detto che non percepirà l'indennità lo a già fatto in passato e si sono visti i risultati. meditate gente meditate
RispondiEliminaAnonimo/a del 23 febbraio: ma quali manifesti hai letto?? Sicuramente non quello del Dr. Lombardi! A meno che tu non abbia disturbi dell' apprendimento oltre che di dislessia.
RispondiEliminaNel manifesto in oggetto si evince infatti voglia di cambiamento, di trasparenza e soprattutto di partecipazione! Caratteristiche che non riesco proprio ad attribuire a chi ha già amministrato con due giunte diverse...per non parlare dei risultati
Marrocco non è credibile come politico... va d'accordo solo con se stesso. promette e non mantiene, cambia idea e schieramento con disinvoltura. Non mi fido di lui e non lo voglio come sindaco.
RispondiEliminaanonimo/a del 28 febbraio: se Marrocco non è credibile figuriamoci gli altri, intanto ha avuto il coraggio di dichiarare di rinunciare al compenso di carica, quindi in qualità di cittadino caleno chiedo anche a Lombardi, Caparco e Zacchia di rinunciare cosa che fino ad oggi non è stata detta dai signori politici credibili..................!
RispondiEliminaEcco questa è la politica!!!! Si vuole convincere i cittadini, in modo particolare i giovani ad avere fiducia nelle istituzioni, negli amministratori, ma come è possibile se l'unica cosa in cui vedo la continuità è denigrare l'avversario....???la "politica", almeno dal mio punto di vista, dovrebbe essere fatta di proposte, di progetti...ogni candidato a sindaco, deve proporsi con un programma fattibile con cui affrontare una sana competizione...e ad elezioni terminate si dovrebbe pensare a lavorare in sinergia, non dovrebbe esistere una maggioranza e una minoranza, che continuano a farsi la guerra perchè non si digerisce la sconfitta, ma una comunione di intendi dove l'unico obiettivo è fare il bene di tutta la comunità e del paese...mettere da parte le ostilità e operare per la crescita di Calvi Risorta ....
RispondiElimina"Marrocco non è credibile come politico"!!!!! perchè Marrocco non è un "politico"!!!....e questo è un vantaggio. Che garanzia di stabilità ci danno i politici sia a livello nazionale che locale? Si passa da un partito ad un altro, si fanno coalizioni a dx e a sx, perchè? Per mania di protagonismo, per interessi personali, per avere più potere.....analizzate invece il motivo che ha condotto Marrocco a "cambiare schieramento"....non conoscendo bene i suoi interlocutori, si era scontrato con una realtà diversa da quella che pensava, poco coerente con quella per la quale si era candidato. Quale è stato il suo errore? quello di voler difendere il diritto di tutti? perchè non ha voluto chiudere gli occhi? riflettete sui consensi ricevuti in passato .... forse è questo il motivo delle critiche: è un avversario temuto e non ha carichi pendenti da cui deve difendersi...
RispondiEliminaErrare è umano! Perseverare è diabolico...
RispondiEliminaNon votare, vogliono solo la poltrona. Viva I cinque stelle. Viva Alfredo Allocca. Diffidate dalle imitazioni.
RispondiEliminacari colleghi elettori, state molto attenti a quelle persone che ogni cinque anni incominciano a dialogare con i candidati alle prossime elezioni rimanendo sempre dietro le quinte per poi affiancare il vincitore per avere un utile politico o ??????
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