LE RINUNCE VINCENTI
Si
rincorrono le voci in questi giorni di tentativi di intese tra i proclamati
candidati sindaci, naufragati sugli scogli di dissapori, rancori personali e
voglie di protagonismo.
Ci
permettiamo allora una considerazione, nel solco della linea di dialogo che da
sempre promuoviamo come segno di rinnovamento della politica locale.
Ad
oggi appare sempre più inspiegabile agli occhi dei più perché le forze moderate
di opposizione all’attuale amministrazione non abbiano trovato ancora un’intesa.
E
sarà d’obbligo allora una spiegazione nel momento in cui verranno a chiederci
il voto, un voto che ancora una volta legittimerà Caparco, frustrando ulteriormente le nostre aspettative di cambiamento.
Ci
pare estremamente chiaro che così non si va da nessuna parte, soprattutto se
ciascuno dei pretendenti al soglio di sindaco non è disposto a fare un passo
indietro e a sedersi ad un tavolo con gli altri senza avanzare pretese, ma con
l’unico intento di costruire: al di là dei ruoli, delle ambizioni e dei
tornaconti.
Abbiamo
avanzato l’idea di poter convergere su una figura terza, che potesse radunare
una squadra di valenti amministratori, che fosse non solo di garanzia delle
legittime posizioni, ma desse anche prestigio e valore aggiunto ad una compagine
certo eterogenea, ma sicuramente qualificata.
Sappiamo
bene che accettare questo compromesso significa molto per tanti: ma proprio
questa è l’arma vincente, l’argomentazione più convincente e premiante da
sottoporre all’elettorato.
Anteporre l’interesse
della comunità a quello personale, il progetto ai personalismi, la squadra di
governo agli interessi di bottega.
Ecco
la novità, ecco il rinnovamento, ecco partire con il piede giusto.
E
se pensate che gli elettori non capirebbero siete fuori strada: li
sottovalutate enormemente!
E’
quello che si aspettano dai loro politici.
Sono
stanchi di promesse, proclami, annunci che da perdenti peraltro non si potranno
più realizzare.
Vogliono
fatti e soprattutto esempi. E questo sarebbe il più grande.
E
poi, l’aggregazione chiama aggregazione e l’entusiasmo genera entusiasmo.
Sapete bene che non ce ne sarebbe più per nessuno.
Caro Francesco, da semplice elettore dissento.
RispondiEliminaLa parola cambiamento non ha nulla a che fare con i termini accordo, coalizione ecc...
Sono invece, più che mai, convinto che si sia generato un tale entusiasmo riguardo alla candidatura a sindaco del dott
Lombardi che nessuno può più nasconderlo. Ed allora non resta altro che scoraggiare e cercare il male minore per i propri interessi!
Caro amico, ti confesso che ho capito poco del tuo ragionamento. Non entro nel merito del “tale entusiasmo” generato dal dr. Lombardi, ma che vuol dire “..non resta altro che scoraggiare e cercare il male minore per i propri interessi?” Precisando che personalmente non ho alcun minimo interesse in campo, quale sarebbe questo male minore?
EliminaSe non ricordo male, ho letto per la prima volta che Caparco è favorito dalla presenza di altre tre liste su un articolo a firma dell'avv. Massimo Taffuri, candidato nella lista di Marrocco. Da allora è un continuo tra gli addetti ai "lavori" e su questo blog, che
RispondiEliminaha apertamente dichiarato di essere di parte. Se due più due fa
quattro c'è una squadra che non sapendo dove andare a parare ha adottato tale strategia per non restare esclusa. Un passo indietro
no??
Non so a quale squadra tu ti riferisca. Personalmente ne vedo parecchie che pensano di potere “andare a parare” , ma che non hanno né numeri né possibilità alcuna.
EliminaE’ solo una mia opinione, intendiamoci.
Resto convinto perciò che l’unica cosa saggia sarebbe quella di un passo indietro da parte di tutti.
Si è talmente generato un tale entusiasmo per giovannino lombardi che per proteggersi dai fans, come i più consumati politici, viaggia in auto blu, ops nera, con relativo autista...giovannino stai attento, potresti farti un gran male politicamente parlando...
RispondiEliminaSimili affermazioni celano tanta pochezza d'animo quanta meschinità politica!
RispondiEliminaHo la netta senzazione che Giovanni Lombardi rinuncerebbe volentieri alla candidatura a Sindaco e resiste solo perchè, da un lato, è pressato dalla sfrenata smania familiare, della madre in particolare, e dall' altro per dovere di lealtà nei confronti di un accordo che Antonello Bonacci gli ha fornito con una inaspettata cecità politica ho peggio ancora con cinico ed oscuro tornaconto personale.
RispondiEliminaCiascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice! Aristotele
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