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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

ARSENICO E VECCHI MERLETTI

Arroventati i rapporti tra maggioranza e opposizione a causa di un’uscita alquanto infelice dello staff del candidato a sindaco Giovanni Lombardi che, riprendendo una battuta di un sito satirico, ha riproposto tal quale un invito a sciogliere il sindaco. Apriti cielo! Lettera indignatissima dell’amministrazione in carica che ha evocato immagini sinistre di complotti fascisti, nazisti e bolscevichi. In tutto questo mi pare di scorgere comunque un grosso limite nella nostra piccola società, limite che appartiene ad entrambi i contendenti. Da un lato l’amministrazione, che prima di scendere in campo lancia in resta poteva analizzare con maggior freddezza l’accaduto e studiarne la provenienza: l’appartenenza della battuta ad un sito satirico avrebbe sicuramente smorzato i toni e dato un equilibrio maggiore alle reazioni. Dall’altro mai battuta fu più infelice da parte del gruppo Lombardi, anche perché buttata lì senza nessun commento, come se tutti fossero comunque a conoscenza

L'EMOZIONE DEI "BAROIA" LESS ONE

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Circa un mese fa mi è arrivato, tramite Facebook, un messaggio di Raffaele, ragazzo che tanto tanto fa faceva parte di un gruppo, denominato “Baroia”. Un gruppo come tanti dell’epoca (si era nel 1966!!), che amava cantare le canzoni dei primi Beatles e dei primi brani americani che cominciavano a girare anche in Italia. Un gruppo di cui io, universitario e appena diciannovenne, ero stato il fondatore. Noi “Baroia” avevamo un sound particolare, che ci faceva apprezzare da un pubblico composto prevalentemente da giovani, nelle cantine dove ci esibivamo a prezzi pressocché irrisori, in piccoli teatri d’avanguardia, in feste dove ci chiamavano perché, pur bravi, costavamo veramente poco. Siamo stati insieme due anni prima che la vita e le sue vicissitudini ci sbaragliasse le carte. Così quei quattro ragazzi di vent’anni presero ognuno una strada diversa. Io partii militare e da allora fu un susseguirsi  di avvenimenti che mi portarono in giro per l’Italia e nel mondo. Degli

LE TANTE ASSOCIAZIONI CALENE E LA POCA CONOSCENZA DEL TERRITORIO

Confesso che prima di partecipare alla riunione fortemente voluta dal comune di Calvi Risorta e organizzata da Enzo Izzo, ignoravo che le realtà associative sul territorio fosse tante e così variegate. Trentaquattro associazioni sono una quantità enorme di gente che, chi più numerosa, chi meno, mette a disposizione il proprio tempo per gli altri in maniera assolutamente gratuita. Ci sono indubbie ridondanze, come sempre accade quando i vari interessi, siano essi culturali, sociali, sportivi o medici, si frammentano in rivoli diversi a seconda dei singoli partecipanti e delle loro specifiche ambizioni (il rischio sempre immanente del dire “come faccio questa cosa io, nessuno!) invece di incanalarsi in un crogiuolo comune che assembli le energie invece di dividerle. Così continuiamo ad avere due Pro Loco, figlie entrambe di lottizzazioni politiche scellerate e fuori dal tempo, che mostrano palesemente l’usura dello stesso in un anacronismo che balza agli occhi, oggi più che mai.