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Visualizzazione dei post da ottobre, 2007

Caro Anonimo, così non va

Un Anonimo ha lasciato un commento sul post " Com’ è difficile comunicare! ": SE MARCO E' COME IL PAPA' DIO CE NE SCAMPI E LIBERI.CI HA REGALATO ZACCHIA DEL QUALE LUI DOVEVA ESSERE IL GARANTE E INVECE APPARE SOLO QUANDO C'è QUALCOSA CHE LO INTERESSA.IL GIORNO DELLE PRIMARIE ERA LI IN PRIMA FILA E NON PER IL PARTITO DEMOCRATICO.MARCO RESTA A ROMA Il commento di cui sopra meritava la citazione in prima pagina, per l’insipienza che lo anima, il pressapochismo, i luoghi comuni e la sciatteria morale che sottende e che vale ad esprimere purtroppo, più di ogni altra considerazione, lo stato culturale in cui siamo immersi. Un qualunquismo becero, fatto di considerazioni che mirano unicamente a screditare tutto e tutti, che non si sofferma a valutare minimamente quello che di buono i giovani, tutti i giovani possono apportare, a prescindere dalla loro estrazione, dalla loro provenienza e dalla stupidità o meno dei padri che hanno. Quel “Marco. Resta a Roma!” la dice

CIAO, ANDREA

Ciao Andrea. Ci siamo visti martedì assicurandoci che sabato mattina, come di consueto, avremmo preso il caffè insieme. Parlavamo spesso, anche attraverso il blog, e tu esponevi le tue idee con la calma e la serenità che hanno sempre contraddistinto il tuo comportamento. E se qualcuno non la pensava come te, cercavi di esporre con garbo le tue ragioni da persona intelligente e capace. A proposito della piscina mi è piaciuta la tua interpretazione della faccenda e, pur non condividendola, non ho potuto non apprezzare l’eleganza e la lucidità dell’esposizione. Mi piace riportare quelle tue osservazioni e anche le repliche di Sancho. Vorrei che costituissero esempio per tanti che ragionano e si esprimono in maniera superficiale, approssimativa e qualunquistica. Massimo Andrea ha detto... Caro Massimo,le tue considerazioni mi lasciano un pò meravigliato, mi sembra quasi di vedere quel bambino che, dopo essersi divorato la sera tutto il vasetto di marmellata, svegliandosi al mattino si mer

ANCORA SULLA PISCINA

Noto con piacere che qualcuno la pensa come me e cioè che avere una piscina a Calvi dovrebbe per tutti rappresentare come un fiore all’occhiello. Ma non ho intenzione di fare polemiche inutili. Debbo però rispondere a tanti che mi hanno chiesto se ce l’avevo con i Quattro dell’Ave Maria. Assolutamente no. Anzi. Nicola D’Onofrio lo conosco da qand’era bambino e stava a vedere le partite quando, di domenica, con alcuni amici venivo a giocare, da Roma, nella mitica Moccia Calvi, retta allora da Andreino, papà di Nicola e da Alessandro Fattore, amico al quale torno spesso con ricordi pieni di nostalgia e immutato affetto. Casto è figlio di Salvatore Geremia, al quale mi lega un’ottima amicizia. L’ho visto adolescente e ora lo ammiro avvocato e già felicemente convolato a nozze. Conosco meno Massimo Taffuri, ma in alcune occasioni ho avuto modo di apprezzarne le doti umane e professionali. Conosco poco anche il dr. Marrocco, ma quel poco mi vale a confermare nei suoi confronti sentimenti di

Com’ è difficile comunicare!

Ricevo e pubblico alcune riflessioni di Marco Martino, caleno doc che studia a Roma e frequenta abitualmente i siti che riguardano la sua cittadina. Sono osservazioni che meritano attenzione, provenienti tra l’altro da un giovane molto impegnato nel sociale. Ognuno ne faccia l’uso che crede. Com’ è difficile comunicare! Entrambi gli articoli valorizzano aspetti e sfumature diverse di una questione importante… Tutte riflessioni giuste e vere: da una parte la legalità, il senso civico; dall’ altra il cittadino che guarda semplicemente ad un servizio offerto senza malizia o interesse alcuno… Eppure a leggerli sembrano così contraddittori! E Questo è il punto. ALCUNE RIFLESSIONI Il superamento dell’ idea del “nemico” Le potenzialità presenti in ciascuno diventano realtà solo nella condivisione con gli altri. E l’altro, in politica, non è il nemico; è colui del quale ho bisogno perchè la mia idea si realizzi solo insieme alla sua. E’ per percorrere questa strada comune che la fraternità ri

L’ARCHEOCALES ADOTTA IL TEATRO ROMANO E ORGANIZZA VISITE GUIDATE.

Con il placet della Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta, l’associazione calena ArcheoCales è riuscita ad ottenere in adozione il Teatro Romano dell’Antica Cales. Ciò significa che la stessa dovrà svolgere opera di manutenzione dell’area, garantendo l’apertura mensile della stessa per visite guidate di turisti che, grazie a quest’opera preziosa di informazione, si spera accorranno numerosi e curiosi di conoscere altre importanti realtà archeologiche della nostra zona, fino ad oggi colpevolmente trascurate. Il Teatro Romano rappresenta una delle opere meglio conservate del patrimonio culturale caleno ed è stato recentemente sottoposto a primi, ma importanti, interventi di scavo e di restauro che, si spera, possano restiutire il monumento al suo antico splendore, ripristinandone la fruibilità completa. Infatti l’area del teatro rappresenta uno dei punti più importanti dell’Antica Cales, in quanto lo spazio antistante ad essa ospitava il Foro. Cittadina a

MA QUALE DISINFORMAZIONE!

Risposta a Calvirisorta.news Ciò che a mio parere manca a molti protagonisti della politica del nostro paese, perché di paese si tratta e non di New York, è il senso della misura che dovrebbe esistere in tutte le cose, ma che, dalle reazioni che vedo in giro, latita da più parti. Sono andato a rileggere quanto ho scritto in merito alla riapertura della piscina comunale e che ho cercato di spiegare al mio carissimo amico che per via telefonica stamattina mi aveva chiesto se ero diventato filo governativo, rafforzandomi nella convinzione che il mio intento era solo quello di gioire per la riapertura di un servizio essenziale per la cittadina. Tutto qui. Non sono entrato nel merito dei fatti che stanno dietro all’operato dell’amministrazione e dell’opposizione e certamente nel mio assunto non c’è nemmeno l’accenno a difendere l’operato di quest'ultima. C’è solo la consapevolezza di avere goduto di un servizio di prim’ordine da parte di una società della quale non mi interessa nulla co

LA PISCINA RIAPRE I BATTENTI. E NESSUNO SE NE ACCORGE..

Proteste, sit-in, minacce, denunce, strappamento di vesti e di capelli, tutto in funzione di un asserito rispetto scrupoloso della legalità. Ciò non ha impedito ai caleni e ai fruitori dei paesi esterni di utilizzare per un anno la piscina di Calvi, per mandarci grandi e piccini ad imparare il nuoto, ad assefuarsi alla fatica di imparare, a misurare se stessi, in un ambiente confortevole, in un’acqua tersa e anche troppo piena di cloro, come ho fatto notare più volte a Ciro, il gestore della stessa. Non ci risulta che si siano nel frattempo verificati decessi per malaria, lebbra, colera e consimili malattie, né che ai bambini sia venuto lo scorbuto, la psoriasi, l’asma e la brucellosi. Vogliamo parlare della pulizia di bagni e di servizi? Nemmeno il Foro Italico di Roma, e ve lo dice chi lo ha frequentato per anni facendo agonistica, può vantare simili livelli. Ora che la piscina ha riaperto, mancavano evidentemente solo documenti di purà formalità, non ho letto neppure un articolo da

ROCCHETTA E CROCE: IL GIUDICE ANCORA NON DISSEQUESTRA LA STRADA RURALE SALCE – CAPPELLA.

Velocissimo a muoversi il giudice che ha sequestrato una strada rurale, impedendo di fatto agli agricoltori di potere effettuare la vendemmia e gli altri lavori preparatori alla raccolta delle olive e delle castagne, è piuttosto lento nel decidere sull’istanza di dissequestro che sia alcuni privati che la Comunità Montana ha inoltrato per la riapertura della strada. Lo stesso sindaco, Salvatore Geremia, appare alquanto perplesso sull’iniziativa giudiziaria. “L’Amministrazione comunale esprime quanto meno sconcerto sull’azione del giudice, non entrando ovviamente in merito alla disposizione. Lo stesso articolo invocato dal giudice, continua il sindaco, a detta dei nostri legali non prevede il sequestro di una strada, ma unicamente, nel caso, l’irrogazione di una sanzione per l’eventuale dimostrazione della mancanza di un parere, quello della Soprintendenza, che oltretutto non era dovuto.” Anche nella ipotesi che detto parere andava invece richiesto, con Nota n. 15238 del 6 luglio 2007,