Post

Visualizzazione dei post da 2014

MENO MALE CHE C'E' FRANCANTONIO

Non c’è nulla di peggio che assistere in tempo di Natale a vuote diatribe espresse in manifesti o articoli su Facebook. Da una parte ci si lamenta della mancata convocazione a qualche riunione importante e dall’altra si prova a giustificare il proprio comportamento pubblico. Oppure si affiggono manifesti che dicono sempre le stesse cose, come se coloro che debbono leggerli fossero una sorta di deficienti. Abbiamo capito che questa amministrazione non va bene, signori dell’opposizione, ma dateci almeno argomenti validi per crederci. Si parla da sempre del responsabile dell’ufficio amministrativo e di quello tecnico. Non vanno bene quelli scelti? Fate voi i nomi di quelli adatti. Certo se all’ufficio amministrativo e al servizio tecnico fossero stati designati quelli che voi avevate in mente prima di perdere le elezioni, forse tutta questa opposizione non ci sarebbe, o sbaglio? Quasi quasi faccio il tifo per l’accoglimento del ricorso del Tar con relativo azzeramento dell’attu

ARSENICO E VECCHI MERLETTI

Arroventati i rapporti tra maggioranza e opposizione a causa di un’uscita alquanto infelice dello staff del candidato a sindaco Giovanni Lombardi che, riprendendo una battuta di un sito satirico, ha riproposto tal quale un invito a sciogliere il sindaco. Apriti cielo! Lettera indignatissima dell’amministrazione in carica che ha evocato immagini sinistre di complotti fascisti, nazisti e bolscevichi. In tutto questo mi pare di scorgere comunque un grosso limite nella nostra piccola società, limite che appartiene ad entrambi i contendenti. Da un lato l’amministrazione, che prima di scendere in campo lancia in resta poteva analizzare con maggior freddezza l’accaduto e studiarne la provenienza: l’appartenenza della battuta ad un sito satirico avrebbe sicuramente smorzato i toni e dato un equilibrio maggiore alle reazioni. Dall’altro mai battuta fu più infelice da parte del gruppo Lombardi, anche perché buttata lì senza nessun commento, come se tutti fossero comunque a conoscenza

L'EMOZIONE DEI "BAROIA" LESS ONE

Immagine
Circa un mese fa mi è arrivato, tramite Facebook, un messaggio di Raffaele, ragazzo che tanto tanto fa faceva parte di un gruppo, denominato “Baroia”. Un gruppo come tanti dell’epoca (si era nel 1966!!), che amava cantare le canzoni dei primi Beatles e dei primi brani americani che cominciavano a girare anche in Italia. Un gruppo di cui io, universitario e appena diciannovenne, ero stato il fondatore. Noi “Baroia” avevamo un sound particolare, che ci faceva apprezzare da un pubblico composto prevalentemente da giovani, nelle cantine dove ci esibivamo a prezzi pressocché irrisori, in piccoli teatri d’avanguardia, in feste dove ci chiamavano perché, pur bravi, costavamo veramente poco. Siamo stati insieme due anni prima che la vita e le sue vicissitudini ci sbaragliasse le carte. Così quei quattro ragazzi di vent’anni presero ognuno una strada diversa. Io partii militare e da allora fu un susseguirsi  di avvenimenti che mi portarono in giro per l’Italia e nel mondo. Degli

LE TANTE ASSOCIAZIONI CALENE E LA POCA CONOSCENZA DEL TERRITORIO

Confesso che prima di partecipare alla riunione fortemente voluta dal comune di Calvi Risorta e organizzata da Enzo Izzo, ignoravo che le realtà associative sul territorio fosse tante e così variegate. Trentaquattro associazioni sono una quantità enorme di gente che, chi più numerosa, chi meno, mette a disposizione il proprio tempo per gli altri in maniera assolutamente gratuita. Ci sono indubbie ridondanze, come sempre accade quando i vari interessi, siano essi culturali, sociali, sportivi o medici, si frammentano in rivoli diversi a seconda dei singoli partecipanti e delle loro specifiche ambizioni (il rischio sempre immanente del dire “come faccio questa cosa io, nessuno!) invece di incanalarsi in un crogiuolo comune che assembli le energie invece di dividerle. Così continuiamo ad avere due Pro Loco, figlie entrambe di lottizzazioni politiche scellerate e fuori dal tempo, che mostrano palesemente l’usura dello stesso in un anacronismo che balza agli occhi, oggi più che mai.

SUSSURRI E GRIDA

Ci arrivano, nei refoli dei venti della diffamazione e del cicaleccio ipocrita, suoni di voci che gridano allo scandalo e al malcontento sollevato dal fatto che il Comune abbia messo a disposizione di una società sportiva, il Cales Sporting Club, una struttura pubblica come il campo di calcetto. Nel nostro caso due ore per tre giorni a settimana. Solitamente non mi curo, avendoli a spregio, dei pettegolezzi volti a porre in cattiva luce alcune persone che invece si stanno adoperando, in maniera del tutto gratuita, per sollevare questa comunità dal grado di apatia e di ipocondria in cui l’hanno sprofondata tanti anni di mala gestione (nel senso di cattiva gestione, intendiamoci, e non di gestione della mala, come qualcuno potrebbe erroneamente intendere). Mi domando: dove erano questi novelli censori quando per anni la nostra società è stata sempre categoricamente ed impunemente esclusa da qualsiasi godimento di un pubblico impianto, pur essendo l’unica società vera di calcio a 5 c

NON E' VERO CHE "MAL COMUNE, MEZZO GAUDIO"

Il problema del deposito dei rifiuti sembra interessare anche altri comuni, oltre il nostro. Ecco qui di seguito una dichiarazione del sindaco di Camigliano, Cenname, che commenta una mega multa comminata a un trasgressore. “Non è un’operazione isolata – ha spiegato il Sindaco, procederemo costantemente a monitorare tutti i rifiuti che verranno smaltiti illecitamente. Purtroppo per chi non si riesce a trasmettere il rispetto dell’ambiente, non ci resta che la strada della repressione. Certamente preferiamo non elargire verbali, ma non possiamo più tollerare che persone incivili possono procurare danni ambientali ed anche economici  alla collettività, considerato che le bonifiche delle aree sono costose per i cittadini.” Non diversa, anzi forse più grave, è la situazione qui a Calvi Risorta, dove pare che gli imbecilli e i maleducati abbondino. Di qui lo sfogo del primo cittadino, dr. Marrocco: “L’inciviltà regna sovrana! Confidare nel buonsenso dei cittadini purtroppo non

VESTIRSI CON LE PENNE DEL PAVONE NON FA FARE BELLA FIGURA

Già al tempo del poeta francese Jean de la Fontaine (1621 – 1685) c’era qualcuno abituato a vestire penne di altri. Nel suo caso era una gazza che però fu costretta a ritirarsi tra le sue pari, insultata, incalzata, beffeggiata, beccata e spennacchiata. Forte di un evidente quanto approssimativo e superficiale appoggio giornalistico, il cosiddetto “Gruppo Lombardi” incappa in una topica veramente notevole, nell’assai discutibile tentativo di attribuirsi meriti non propri e cercando di divulgare questa non verità “urbi et orbi”. Stiamo parlando della delibera del consiglio comunale in merito alla centrale a biomasse. Consapevoli che, dopo il calcio,   il secondo sport più praticato in Italia è il salto sul carro dei vincitori, avremmo potuto soprassedere all’ennesimo, maldestro, tentativo di attribuirsi meriti “in corsa”, ma in questo caso no. In questa occasione bisogna rimarcare con forza che le azioni prese per difendere il territorio da un altro scempio come la central

TANTA POLVERE SOTTO IL TAPPETO

Neanche ha cominciato a muoversi la nuova macchina amministrativa del governo Marrocco e già affiorano le prime, e siatene certi, non ultime incongruenza dei governi precedenti. Abbiamo visionato la situazione portata alla luce da Salvatore Minieri relativa allo stato di manutenzione di un teatro mai realizzato, ma già irrimediabilmente compromesso, abbandonato a se stesso e all’incuria del tempo e degli uomini. Ma come, pensavano alcuni di noi, un’amministrazione che ha vinto la propria ultima battaglia amministrativa proprio sulla pubblicità mediatica di spot elettorali (ricordate i video sull’antica Cales, sugli sterpi, sui rifiuti, ecc.) asserendo la propria sensibilità su certi temi, ora si fa cogliere impreparata e balbettante sugli stessi temi? Ma a che ha pensato questa amministrazione mentre lasciava allo sbando e all’oblio la questione Antica Cales, mentre autorizzava comunque l’uso di un palazzetto non regolamentare e senza autorizzazioni di sorta a parenti e amici pe

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL VOTO

A PROPOSITO DI CAPARCO . Lascia stupita la prestazione del sindaco uscente che non è stato mai in partita. Ha sempre arrancato nelle posizioni di rincalzo non trovando mai un acuto che potesse sollevarlo dalla mediocrità di risultati che stavano lì a dimostrare alquanto impietosamente la fine di un’epoca. Alla fine il tribuno caleno ha dovuto ammainare le sue bandiere e constatare la sua irrimediabile e storica sconfitta. Eppure le aveva provate tutte le soluzioni per cercare di uscire dalle evidenti sacche tra le quali si era impantanato. Gli è riuscita la mossa di arruolare ai suoi vessilli l’avv. Tina Izzo, che però più di tanto non è riuscita a dare; in più alcuni suoi vecchi fedelissimi non sono andati oltre un modesto dovere di firma. Certo ha poco giovato mettere i fratelli contro i fratelli e soprattutto proporre in alternativa ai protagonisti storici di altre battaglie i loro figli, atto che è stato interpretato come imperio, più che come apertura ai giovani, sa

CAVALCARONO INSIEME

Avrebbe potuto essere un remake di quel bellissimo film western del 1961, “Cavalcarono insieme”, con i due protagonisti d’eccezione James Stewart e Richard Widmark. E invano si è tentato dal regista di turno, che nel film era John Ford, di far capire ai due contendenti che non ce ne sarebbe stato per nessuno, se solo si fossero alleati. Non sta certo a noi attribuire colpe e responsabilità, fatto sta che le due fazioni hanno deciso che fosse l’ora di scendere in campo, ognuno con una precisa strategia d’attacco. Ha iniziato subito Giovanni Lombardi lanciando le sue truppe all’assalto dei due fortini di Petrulo, conquistandone subito uno con una bella differenza di voti, ma trovando una resistenza strenua da parte di Giovanni Marrocco nel seggio n. 4, perso per soli nove voti. Questa è stata un po’ la chiave di volta di tutta la votazione. Fosse riuscito Lombardi ad avvantaggiarsi di altri 103 punti come avvenuto nel seggio 5, non ci sarebbe stato più nulla da fare. Ma i vari

CANDIDARSI PER UN MESE DI FERIE

Ho appreso con stupore che nel piccolo comune di Rocchetta, oltre alle due liste note degli ex sindaci, ci sono ben tre liste formate da cittadini non residenti nel piccolo comune di 486 abitanti. Andando a fondo, sono risultate essere liste formate per la maggior parte da militari o appartenenti alle forze dell’ordine. Chi è più attento di me a tali fenomeni, mi ha confidato che è un costume usato in tutta Italia e da molto tempo. Mi viene da pensare, allora, che tanto afflato civico sia indirizzato a godere dei benefici di legge previsti per queste categorie in caso di campagna elettorale e cioè i giorni di licenza speciale , che possono superare anche i 45. MA VOGLIAMO SMETTERLA CON QUESTI MEZZUCCI DI BASSA LEGA??!! Sono indignato, profondamente arrabbiato, nel vedere come un istituto volto a garantire la massima partecipazione alla vita democratica del Paese sia vilipeso, abusato, svilito da chi questo Paese è chiamato a difendere. Mi sono stancato di questi

DOMANDA ARGUTA

“Siete andati in vacanza? Qualcosa non sta andando per il verso giusto?” Bellissime queste due domande rivolteci da un cortese ed arguto lettore. Domande alle quali non è assolutamente facile rispondere. La verità, caro lettore, è che non sapevamo cosa fare, nel mentre cercavamo di districarci in una campagna elettorale per molti versi indecifrabile. Di una cosa siamo certi, però, fin d’ora. Che si è persa una grande occasione per una coalizione che non avrebbe avuto nessuna difficoltà ad imporsi sul campo. Cercare di valutare le forze di ognuno dei tre contendenti appare ora un impegno più degno di Nostradamus che nostro. Ognuno di essi si dice certo della vittoria. Ma solo la conta dei voti usciti dall’urna sancirà chi dei tre potrà fregiarsi del titolo di sindaco. A noi non rimarrà che commentare l’avvenimento, caro amico sconosciuto. Con l’amaro in bocca, comunque vada, per avere buttato al vento delle proprie ambizioni personali una possibilità reale di cambiare

A CHI E' SERVITO QUESTO CONVEGNO?

Sono reduce dall’incontro tenuto al palazzetto di Calvi organizzato dall’attuale amministrazione per chiarire alla cittadinanza la tipologia di impianto per la produzione di energia da frazione umida dei rifiuti solidi urbani. Mi accompagnano alcune perplessità e la netta sensazione di aver partecipato ad una farsa. Anzitutto la modalità di presentazione del progetto: se chiami i tecnici della Iavazzi, azienda proponente l’impianto, ad illustrare il tutto, mi sembra alquanto scontato che presenteranno questa tecnologia come la più sicura e sostenibile del mondo. Inoltre, se a far da contraltare ti scegli a tuo insindacabile giudizio il professore di turno, mi sembra che l’occasione di confronto risulti impoverita e l’impostazione di partenza fortemente preconcetta. Ho assistito di persona al balletto dei tecnici e ad ore di relazioni scientifiche di fior di professoroni, quando si è trattato della centrale a turbogas di Sparanise, per non ignorare che anche il dato tecnico

ED ORA UNA BELLA TRIBUNA POLITICA TRA I TRE ASPIRANTI SINDACO

Premesso che dei programmi dei tre contendenti politici caleni, al di là delle affermazioni generiche e sensazionalistiche, si sa poco o niente e che molti punti di essi sembrano comuni, perché non organizzare una tribuna politica in cui tutti e tre abbiano la possibilità di spiegare, seppur in maniera molto succinta, quello che vogliono fare? Si tratterebbe di un contributo determinante a spiegare a tante menti confuse (le nostre, per prime) la portata e i contenuti che intendono portare avanti. Pensiamo che in un’epoca come quella che stiamo vivendo non sarebbe certo difficile realizzare un servizio in streaming in diretta, appoggiandosi anche, se fossero disponibili, alle maggiori testate web della zona, come calvirisorta.com, calvirisortanews.it e demetraviva.it. Ci potremmo noi incaricare dell’organizzazione, qualora i tre siano d’accordo, preoccupandoci di fungere da giornalisti e moderatori, garantendo tutti della serietà dell’iniziativa e concordandone, nella più a

Chi ci scalderà il cuore?

“Si continua a definire Antonello un perdente! Vincenti sono coloro che, come Marrocco, fanno accordi a destra e a manca pur di ottenere una carica?? Gli stessi che poi non riescono ad amministrare con nessuno degli alleati? Allora viva Antonello e i suoi ideali!” Riprendo questo commento dopo un po’ di tempo, persuaso che  le sensazioni della prima ora debbano decantare per lasciare posto ad un’analisi più fredda ed equilibrata. Certo, il passo compiuto da Rinascita Calena è stato di quelli azzardati, politicamente parlando, seppur indispensabile per uscire dalle secche di un immobilismo fine a se stesso più che all’interesse dei cittadini. Diciamolo francamente: grosso merito va ascritto a quella vecchia volpe politica, pur giovane di età, di Giacomo Zacchia, che interpretando correttamente i segnali che gli arrivavano da più parti, e in particolare da coloro che gli sono stati sempre vicino, ha deciso di non candidarsi, confondendo in un colpo le carte a Rinascita Calena (