Chi ci scalderà il cuore?
“Si continua a
definire Antonello un perdente! Vincenti sono coloro che, come Marrocco, fanno
accordi a destra e a manca pur di ottenere una carica?? Gli stessi che poi non
riescono ad amministrare con nessuno degli alleati?
Allora viva Antonello e i suoi ideali!”
Allora viva Antonello e i suoi ideali!”
Riprendo
questo commento dopo un po’ di tempo, persuaso che le sensazioni della prima ora debbano
decantare per lasciare posto ad un’analisi più fredda ed equilibrata.
Certo,
il passo compiuto da Rinascita Calena è stato di quelli azzardati, politicamente
parlando, seppur indispensabile per uscire dalle secche di un immobilismo fine
a se stesso più che all’interesse dei cittadini.
Diciamolo
francamente: grosso merito va ascritto a quella vecchia volpe politica, pur
giovane di età, di Giacomo Zacchia, che interpretando correttamente i segnali
che gli arrivavano da più parti, e in particolare da coloro che gli sono stati
sempre vicino, ha deciso di non candidarsi, confondendo in un colpo le carte a
Rinascita Calena (tra cui più di uno non voleva l’inserimento) e rendendo pan
per focaccia a quello che da lui era considerato il nemico pubblico n. 1 e cioè
Marrocco.
Se
da un punto di vista numerico Giovanni Lombardi ne trarrà sicuro giovamento,
dal punto di vista strettamente politico la mossa messa in atto insieme ad
Antonello rischia invece di indebolirlo.
Ne
abbiamo avvertito le avvisaglie su questo blog dai vari commenti apparsi su di
esso, che parlano di inciuci, marmellate, e via dicendo.
Certo,
direte voi pochi, ma affezionati lettori, Zacchia ha rinunciato a fare il
sindaco e perciò Giovanni Lombardi non ha corso nessun rischio di
defenestramento.
Speriamo
per lui che i vantaggi che ricaverà da questa operazione siano maggiori di
quelli passati oggi all’incasso.
Cosa
c’entra tutto ciò col prologo?
C’entra
e come, caro amico di evidente fede antonelliana.
Chi
scrive è uno di quelli che nelle passate elezioni ha avuto il coraggio di
schierarsi pubblicamente a suo favore e a quello di Rinascita Calena.
Ma
dopo tutti i proclami di impegno fattivo che doveva essere continuato anche
dopo le elezioni, nulla è più stato fatto.
Dichiarai
nell’occasione del voto ad Antonello che ben sapevo di andare incontro a
perdita certa, viste le forze in campo e l’esiguità della sua lista, ma che ero
ben contento di farlo in nome degli ideali che andava propugnando.
Mi
inimicai, sempre in quell’occasione, molta gente, convinta che bastassero
parentele e amicizie per aggiudicarsi il mio voto. L’unico a comprendere la mia
presa di posizione fu Nicola Cipro, mio amico da sempre, che dimostrò
apprezzamento per la coerenza e la lealtà di intenti che mi portarono a non
votarlo.
Ora,
a distanza di cinque anni, Antonello viene a riproporci più o meno le stesse
cose, spacciandole per nuove sotto il vessillo di Giovanni Lombardi.
Ma
dopo cinque anni le cose cambiano, i vecchi aficionados degli ideali, come me,
si chiedono che fine abbiano fatto le istanze di quel tempo, dissipatesi in una
nebbia di ovattato e, consentimi, imbarazzante silenzio.
Come
ho già scritto, se Giovanni Lombardi pensa di contare ancora su tutti quei
voti, farà in fretta a ricredersi.
Per
quanto riguarda Antonello ti assicuro che la mia stima nei suoi confronti è
rimasta immutata. Lo considero un grosso politico, incline però ad uscire dal
letargo solo se sente il profumo di
prove elettorali e, col passare del tempo, a giovarsi di una sorta di
autodecisionismo.
Tu,
caro amico, pensi veramente che questo nuovo corso sia sufficiente a far di lui
finalmente un vincente?
Io
so solo che, proprio in nome degli ideali di allora, la scelta diventa oggi non
semplice, non avendo un Antonello, quello di quel tempo, a riscaldarci l’anima.
Massimo
Zona
sono d'accordo sulla tesi politica del dr.Zona
RispondiEliminaCarissimo Massimo, anch'io come te nelle passate elezioni ho creduto in Antonello, quale la persona giusta a cambiare un pò le cose, anch'io l'ho votato e a distanza di poco mi sono pentito di averli fatto, perchè, come nello stile dei tanti, le sue erano solo chiacchiere, falsi ideali che presto ha accantonato e che oggi ci ripropone. Ha perso di credibilità ormai, e non solo ai miei occhi, ma anche dei tanti che ancora speravano che dopo 5 anni, con un pò più di maturità potesse aprire uno spiraglio. La credibilità l'ha persa anche agli occhi dei suoi più fidati sostenitori, lui che, proponendosi a sindaco, li ha traditi dall'oggi al domani con la candidatura di Giovanni Lombardi, lui che si vantava fuori dallo schieramento che Giovanni era solo una pedina nelle sue mani, una carta da giocare su una persona "nuova" che non aveva nulla di politico. Tanto di rispetto per il Dott. Lombardi che vuole prodigarsi per i giovani, attirando intorno a sè ragazzi ignari della sua vera "natura" di non politico, figlio di un altrettanto "stimato" dott. Lombardi che mai ha mosso un dito per i suoi concittadini, tradendo il voto di speranza che gli era stato accordato. Ma la mossa più insensata è stata l'accordo con Zacchia (????? accordi di interesse a fronte di una carica che forse può garantirgli solo Caparco!!!!!). Quali ideali sta perseguendo Antonello? Lui che con Lombardi avrebbe fatto il "secondo", invece oggi non è nè terzo, nè quarto, visto che ha dovuto cedere lo "scettro" a Giuliano Cipro e ad Antonio Capuano. Con che faccia si presenterà ai suoi elettori? Come può pretendere che i suoi "vecchi" sostenitori possano ancora votarlo? Cinque anni fa dai balconi Antonello ci teneva a sottolineare che mai e poi mai avrebbe fatto politica con Zacchia, di cui non ne condivideva le idee, il modo di fare...e tante cattiverie che non sto qui a sottolineare....dov'è finita la coerenza??? Questa è la politica? Pur di vincere, chissà per quali accordi futuri, si è pronti a calpestare i propri ideali e con essi la dignità delle persone?... e se si è disposti a fare questo, non oso immaginare a quali compromessi siamo esposti...Io non ci sto!!!! I caleni hanno bisogno di certezze.!!!!..non sono le chiacchiere, i "nomi" che contano , le false opere umanitarie gettate in pasto ai siti, le visite elargite a scopi personale, per dire domani: io ti ho aiutato, (CHI DONA CON IL CUORE; NON SI VANTA!) a far vincere, ci vogliono i fatti, ci vuole l'umiltà di scendere per strada, di dare una mano a chi ne ha bisogno, di avere il coraggio di mettersi in discussione...di rendere l'altro partecipe...e tutto questo, caro Massimo, non si può improvvisare!!!
RispondiElimina