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Visualizzazione dei post da ottobre, 2010

LA CURA

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, dalle ossessioni delle tue manie. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale, ed io, avrò cura di te. Vagavo per i campi del Tennessee (come vi ero arrivato, chissà). Non hai fiori bianchi per me? Più veloci di aquile i miei sogni attraversano il mare. Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza. Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza. I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi, la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi. Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto. Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecch

UN FILM GIA’ VISTO

Nel mio girovagare tra i siti del web, in quelli che reputo interessanti, sono inciampato nella lettera aperta di Salvatore Minieri diretta polemicamente a .. chi si sente già sindaco. In realtà è una lettera indirizzata ai suoi conterranei, alla sua gente, al suo popolo, che vede prostrato e avvilito, quasi incapace di rialzarsi e camminare con le proprie gambe. E’ un film già visto anche qui a Calvi e in tutti i nostri paesi dove al posto di una politica creativa e costruttiva si privilegia una politica fatta di contrapposizioni personali, di odio e di rancori mai sopiti. C’è qualcuno che progetta piani di sviluppo per Calvi, che pensa ad una coalizione che possa inglobare tutti quelli che sarebbero in grado di fare veramente qualcosa di buono? “ No, quello che conta è presentare una lista che possa togliere voti agli altri schieramenti, anni persi a fare i conti su come fottersi numericamente.” Conclude mestamente Minieri. Leggetevi però l’ultimo capoverso, voi che siete giovani e a

LE TANTE “BANDE” DELLA NOSTRA CITTADINA!

“Una comunità da il meglio di sé quando si sente unita da un comune destino e non divisa in bande che si fanno la guerra con il fango ed il veleno. Le insinuazioni velenose rivolte e le macchie di fango schizzate contro il “nemico” politico sono armi sleali da risse di piazza. La politica è altro. E’ confronto di idee tra avversari che si rispettano e non attacchi personali tra nemici che si odiano. Quando si è chiamati a rappresentare gli interessi generali occorre responsabilità e maturità. Chi piega gli interessi della collettività a quelli personali è irresponsabile. Chi agisce secondo la logica del potere non è responsabile. L’alto tasso di conflittualità all’interno della classe dirigente del paese pregiudica gli interessi dei cittadini. E’ causa di malessere sociale. Ripeto: chi piega gli interessi della collettività a quelli personali è irresponsabile. Basta con il fango! Se lo metti indiscriminatamente in rete agisce in un enorme ventilatore e finisce con il macchiare tutti. B

MARROCCO E CIPRO PROVANO A SPIEGARE I MOTIVI DELLA REVOCA DELLE DELEGHE DA PARTE DEL SINDACO CAPARCO.

Con un manifesto articolato e per certi lati un po’ oscuro, Giovanni Marrocco e Nicola Cipro, rispettivamente ex vice sindaco e assessore alla sport, provano a spiegare a loro stessi prima ed alla cittadinanza poi i motivi che li hanno visti sfiduciare dal sindaco Caparco. Anche la scelta del mezzo di comunicazione, il manifesto, è stata a lungo da loro meditata ed infine scelta solo dopo avere intrapreso tutte le altre strade possibili per un dialogo serio e democratico. “Avremmo voluto farlo nelle sedi opportune, spiegano i due, ma in maniera antidemocratica ed arrogante è venuta meno, e non certo per nostre colpe, la possibilità di un dialogo serio e di un confronto costruttivo, utile e necessario alla crescita dell’intera comunità calena. Basti pensare che non è mai stata convocata dal capogruppo di maggioranza una riunione, che non sia stata solo culinaria, ove potersi confrontare, anche attraverso un contraddittorio duro ma leale, sulla eventuale diversità di pensiero ed azione p