QUANDO LA NAVE AFFONDA ….

C’è una strana sensazione in paese, come se il tempo si fosse fermato e tutti aspettassero qualcosa.
Anche il blog tace e questo la dice lunga dopo mesi di colloqui più o meno animati, di polemiche, di recriminazioni, di dichiarazioni di intenti e di guerra.
Ora è silenzio, il silenzio che precede qualche brutto avvenimento, del tipo tempesta o, peggio, terremoto.
Del resto a chi può interessare se Marrocco e Caparco fanno una lista comune o se Antonello Bonacci e Giovanni Lombardi si alleeranno quando una decisione dall’alto può azzerare il consiglio comunale, rimandando così le elezioni come minimo di diciotto mesi?
Non so cosa pensare in proposito.
Francamente, pur non nutrendo particolari simpatie nei confronti dei consiglieri di maggioranza, non riesco a pensare a loro come una sorta di poco insigni protagonisti di un libro di Saviano, così come mi meraviglierebbe, e molto, se si procedesse a sciogliere il comune di Calvi per infiltrazione camorrisitica e Casal di Principe, ed altre cittadine dell’aversano, rimanessero così come sono.
Ma in questa Italia così sgangherata dal punto di vista della giustizia, ci si può ancora meravigliare di qualcosa?
E’ scandaloso piuttosto che una commissione d’accesso non sia in grado di dare una soluzione in tempi ragionevoli, fissati, per legge, in sei mesi.
Salvo proroghe atte forse a volere dimostrare a tutti i costi una tesi fasulla e precostituita.
Come può operare serenamente un’amministrazione che da anni è sotto la spada di Damocle di uno scioglimento, che gli si fa balenare sotto il naso a piè sospinto?
Intendiamoci, pochi ma affezionati lettori, io non dico che il Comune sia puro e cristallino come un giglio, ma sostengo che chiunque ha il diritto di essere giudicato in tempi brevi. Siamo infiltrati? Mandateci tutti a casa. Non lo siamo oppure non lo avete potuto dimostrare? Lasciateci lavorare in pace e andate a perseguitare qualcun altro.
Del resto di questa storia se ne parla da subito dopo le elezioni, a seguito di affermazioni da parte di che evidentemente poco aveva digerito la sconfitta (e che sconfitta!).
E questo clima avvelenato come pensate si possa ristabire in futuro?
Di sassolini nelle scarpe gli sciolti per decreto ne avranno a centinaia e renderanno, sicuramente, pan per focaccia agli eletti di turno.
Il titolo “Quando la nave affonda …. “ non si riferiva a recenti distinguo da parte di qualcuno della maggioranza, ma a tutti noi che in questo vortice impazzito privo di qualunque buon senso e razionalità, siamo condannati ad affondare con la nave, sulla cui prua è ancora scritto “Calvi Risorta” .

Commenti

  1. La cosa che più infastidisce, caro Massimo, è che in questi frangenti così delicati c'è gente che ha piacere a sguazzare in questo torbido, anzi quasi gode nel creare scompiglio, unicamente per mirare ad interessi personali di potere e di prestigio. Andare avanti a forza di esposti e denunce ma senza idee non porta lontano. Spalatori provetti di fango, ma non certo buoni futuri amministratori: ne abbiamo bisogno? Non credo.

    Antonio Z.

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  2. Gli spalatori provetti di fango esistono nella misura in cui c'è del fango da spalare! E per fortuna che se ne occupano dei vigili consiglieri di opposizione. Vorrei, infatti, ricordare che il ruolo dell'opposizione è, per legge, quello di controllo dell'operato del sindaco e della giunta; e laddove vengano riscontrate gravi illegittimità, quello di effettuare le dovute segnalazioni a chi di competenza (prima la maggioranza, come è stato fatto, e poi agli organi competenti quando questa fa orecchie da mercante). Le idee dovrebbero invece (prima averle e poi) attuarle gli amministratori in carica, eletti dal popolo proprio per questo scopo, e non certo l'opposizione che, tuttavia, fornisce sistematicamente il suo non indifferente contributo costruttivo, sempre rifiutato dalla maggioranza. D'altro canto sulle decisioni da prendere non c'è nemmeno collegialità tra la maggioranza(come dismostrano le recenti scissioni e rotture interne), figuriamoci se viene accettata qualche proposta della minoranza (ed infatti sono state tutte bocciate)!
    In quanto a questa storia degli esposti e delle denunce, noto che forse a qualcuno avrebbe fatto piacere una maggioranza taciturna e pronta a far passare in sordina tutte le possibili ed eventuali schifezze del caso: mi sembra quasi un elogio all'illegalità!
    Farei poi notare che le segnalazioni (e non le denunce)dell'opposizione non sono nemmeno un quarto delle denunce (e non delle segnalazioni)fatte dalla maggioranza.
    Riguardo il pensiero di Massimo Zona, ritengo infine che se l'amministrazione in carica ritiene di avere operato correttamente e secondo legge (anche se già molte "macchie" si sono palesate per il caso giochini e per la vicenda della comandante), non vedo perchè non possa operare serenamente, lasciando perdere il possibile scioglimento: mi sa che questa storia della commissione e delle denunce dell'opposizione è diventata ormai un alibi ad una evidente carenza ed inefficienza politica.

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  3. Credo che l'amico qui mi abbia frainteso. Non elogio certo l'illegalità se dico che a rimestare nel torbido son bravi tutti, e qualcuno ci prova pure gusto. il fatto è che, se pur si fa salva l'intenzione, il modo con cui si porta avanti una opposizione politica non mi sembra costruttivo nè proficuo per il paese. La ricerca della illegalià a tutti i costi sfocia nell'aperta faziosità e nella più becera demonizzazione. Io, per altro, non salvo neanche l'intenzione. Non è la ricerca del bene comune che muove determinati atti della minoranza, giustizialista ad ogni costo.
    Ciò non significa, badi bene l'accalorato amico, che se qualcosa non va non si debba denunciare, ma fare polemiche (e denunce, e esposti)su tutto non ritengo sia il modo migliore di fare opposizione. Ma naturalmente pè un mio parere.
    E mi fermo qui, non mi va di far polemiche inutili, le mie sono semplici osservazioni di un cittadino, che per altro non è così bene addentro alle segrete cose come gli abituali frequentatori del blog, ma che anzi trae da essi e dalle altre testate on line lo spunto per le sue riflessioni.
    Ad maiora.
    Antonio Z.

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  4. Vorrei ricordare che il risultato della Commissione di Vigilanza riguarda anche l'opposizione, in quando sono stati esaminati anche atti dell'amministrazione precedente (che è l'attuale opposizione).
    I "vigili" consiglieri di opposizione se si sono accorti che c'è del fango fanno bene a denunciare, però ora non devono andare in giro a dire: "non c'è nulla" per paura che si rimandano l'elezioni. Così fanno capire che hanno paura "di perdere la zizza" come si suol dire. Perchè se viene colpita anche la precedente Amministrazione (attuale opposizione) come giustificano l'alleanza???? Viene fuori la verità "PROPRI INTERESSI". Via tutti avanti giovani e volti nuovi, anche figli di. Sono loro che ci mettono la faccia non i genitori.
    Giovani Motivati

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  5. Per Giovani motivati:
    Non so chi ti abbia detto che la Commissione d'accesso (e non di Vigilanza) abbia esaminato anche gli atti della precedente amministrazione: probabilmente sono passate le sciocchezze divulgate dagli attuali amministratori in proposito, o a qualcuno fa comodo crederci. La Commissione ha esaminato soltanto gli atti adottati dal 14 giugno 2004 (data di insediamento dell'attuale amministrazione) al 28febbraio 2008. Lo stesso decreto di nomina della Commissione (prot. n. 9278/AREA II EE.LL.) viene motivato con riferimento alle vicende sotttoposte all'attenzione della Prefettura dai consiglieri di minoranza! Se poi i consiglieri avessero temuto l'eventuale rinvio delle elezioni connesse allo scioglimento, stai sicuro che non avrebbero segnalato talune vicende alla Prefettura richiedendo la Commissione d'accesso.

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  6. Alla fine cmq cofermi quello che penso: "Se poi i consiglieri avessero temuto l'eventuale rinvio delle elezioni connesse allo scioglimento, stai sicuro che non avrebbero segnalato talune vicende alla Prefettura richiedendo la Commissione d'accesso". Sono tutti marci maggioranza e opposizione sono là per interessi propri. Gli piace dire sono il sindaco, sono il vice sindaco, sono l'assessore ecc... a noi serve la vivibilità del Paese.
    Giovani Motivati

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  7. Caro Giovani Motivati, la tua logica di pensiero è per me un grande mistero.
    "Se poi i consiglieri avessero temuto l'eventuale rinvio delle elezioni connesse allo scioglimento, stai sicuro che non avrebbero segnalato talune vicende alla Prefettura richiedendo la Commissione d'accesso", vuol dire che i consiglieri di maggioranza, BEN CONSAPEVOLI del fatto che uno scioglimento avrebbe comportato lo slittamento di elezioni per loro già vinte - e quindi fregandosene di diventare sindaco, vicesindaco ed assessore a giugno 2009 - hanno fatto il loro dovere civico, segnalando quanto ritenevano irregolare alla Prefettura, e quindi mettendo in conto anche un eventuale scioglimento del consiglio con slittamento delle elezioni al 2010. Hanno cioè anteposto l'interesse pubblico alla possibilità di ricoprire quanto prima delle cariche simboliche.
    Il tuo commento avrebbe avuto un senso se io avessi utilizzato "saputo" al posto di "temuto". Ma se ti piace travisare i concetti a modo tuo, libero di farlo.

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  8. Dove ho scritto "consiglieri di maggioranza" intendevo scrivere "consiglieri di minoranza": ovviamente.

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  9. Io non voglio travisare i concetti di nessuno. Dico solo quello che penso che l'alleanza fatta dall'opposizione e dal gruppo "che non è riuscito ad avere incarichi" non è chiara, visto che fino ad un anno fà si odiavano e si insultavano ed ora vanno sotto braccio. Noi abbiamo bisogno di serietà e di persone con voglia di fare.
    Giovani Motivati

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  10. Massimo,
    abbiamo fatto la fine dei capponi di Renzo!!!
    Stiamo qui a beccarci e intanto finiamo agli onori delle cronache per fenomeni di malaffare e non per altro.
    Io, come sai, lavoro fuori dal nostro Paese e ho sempre rivendicato le mie radici Calene ma, so che da stasera(trasmissione di Anno Zero) e nei giorni a seguire, la mia provenienza sarà motivo di pena più che di orgoglio.
    Un abbraccio
    Alfonso leone

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  11. Caro Alfonso Leone tu sei l'unico che non può parlare. Quando avevi la possibilità di fare il minimo per Calvi sei scappato (anche se per questioni familiari) almeno non commentare nemmeno. GRAZIE

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  12. Firmati anche tu; fammi degli addebiti precisi;leggi quello che ho scritto e non nasconderti dietro l'anonimato.
    Alfonso Leone

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  13. Cambia anche la residenza, se già non lo hai fatto.

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  14. La trasmissione di AnnoZero in cui si parlerà di Centrale, Sparanise e Calvi Risorta dovrebbe essere quella del 30 ottobre. Stasera si parla della scuola e della riforma Gelmini.

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  15. Le preoccupazioni di Massimo ed Alfonso, così come dei caleni in generale, sono giustamente rivolte anche al fatto che, un eventuale scioglimento del consiglio per infiltrazioni, arrecherebbe inevitabili danni all'immagine ed all'economia del paese. Nessuno può dire, però, che la colpa sia della minoranza, visto che questa ha svolto con coscienza il proprio dovere di controllo e di proposta, a cui è corrisposta una ingiustificata attività denigratoria nei loro confronti da parte di un'amministrazione che non ammette nemmeno una critica politica (vedi le quotidiane querele sporte dal sindaco ai giornalisti, quando basterebbe chiedere una smentita qualora la notizia pubblicata fosse infondata), o che non permette ai propri assessori di poter colloquiare con i consiglieri di minoranza o cittadini che sostengono gli stessi (questo per chi parla di mancato tentativo di dialogo, e per chi afferma, in mala fede, che il clima avvelenato sia stato determinato dalla minoranza). Se si finisce agli onori della cronaca per cose poco piacevoli, è indubbiamente colpa di chi eventualmente commette tali cose spiacevoli, e non certo di chi è obbligato a segnalarle!
    Riguardo lo scioglimento per infiltrazioni, sono mesi che i nostri amministratori vanno dicendo, per le strade e nei locali pubblici, che non accadrà nulla, che la Commissione farà loro i complimenti per come è stato gestito il comune in questi 4 anni e mezzo, che la Commissione ha addirittura controllato gli atti adottati dall'amministrazione Caparco (affermazioni che offendono l'intelligenza dei caleni, ritenuti forse dagli amministratori degli emeriti mammalucchi)!!! Diciamo tuttavia che ci fidiamo di loro (N.B.: è un'ipotesi astratta) e che non c'è nulla da temere. Ma se qualche consigliere di maggioranza ritiene che lo scioglimento per infiltrazioni avverrà, allora è due volte responsabile del danno di immagine che la decisione arrecherà al paese: sarebbe infatti bastato dare le dimissioni insieme alla minoranza - che costantemente le richiede - e determinare così lo scioglimento per altra via, meno indolore per il paese, con votazioni regolari a giugno 2009. Ma ho l'impressione che su tutto prevalga la logica del tanto peggio tanto meglio! Riguardo la posizione di qualche esponente della maggioranza (ex minoranza), che ora si dichiara indipendente ma garantisce comunque l'appoggio alla maggioranza, mi sembra troppo contorta per l'umana comprensione: se appoggi la maggioranza vuol dire che ne condividi la linea politica, ed allora resta nel gruppo consiliare di maggioranza! Secondo me è solo una manovra per "giocare al rialzo" con l'amministrazione e per poter dire, in caso di scioglimento, di essere estraneo alla vicenda (come diranno, presumibilmente, certi assessori troppo assenteisti), tentando di riciclarsi alle prossime elezioni! Troppo comodo, cari consiglieri: questo è il momento di prendere una decisione seria ed univoca, per il bene del paese e dei caleni tutti.

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  16. Francamente credo che questa discussione poggi su presupposti inconsistenti.
    La questione dell'eventuale scioglimento proviene da fonti fragili e contraddittorie e soprattutto si fonda su una notizie che non è conoscibile se non nei tempi e nelle modalità di legge. Quindi? Bene ha fatto Taffuri con il suo editoriale a mettere le mani avanti e a rimettere ogni discussione a tempi maturi.
    L'attuale confronto mi sembra prematuro e foriero di equivoci.
    Personalemente mi riservo di afffrontare la questione solo dinanzi ad atti amministrativi definitivi.
    Per altro verso, l'"affaire" esulerebbe dal normale dibattito politico-amministrativo, spostando il segno molto in avanti e, come dice il sempre sagace Alfonso, genererebbe una situazione malauguratamente nuova e senza appello (politico) che nessuno di noi cittadini credo si auguri...
    Saluti, Antonello Bonacci

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  17. ZACCHIA NON HA PIÙ UNA MAGGIORANZA: ANCHE IL VICESINDACO PRENDE LE DISTANZE
    Calvirisortanews, 24 ottobre 2008
    Vito Taffuri
    Già la fuoriuscita dal gruppo “Uniti per Calvi” e la costituzione del gruppo autonomo “Democrazia e libertà”, da parte del Presidente del Consiglio comunale, è stato un fulmine a ciel sereno. Ora però, anche il vicesindaco prende le distanze, aderendo proprio al neonato gruppo del Presidente. La cosa non è di poco conto, visto che parliamo di Gabriella Perrotta e di Piero Salerno, vale a dire della seconda e terza carica istituzionale del comune di Calvi Risorta, e quel fulmine lanciato dalla Perrotta rischia di diventare il preludio ad un grosso temporale che potrebbe investire l’amministrazione Zacchia!
    Sulla carta, infatti, il sindaco non ha più i numeri per governare, potendo contare soltanto su 6 fedelissimi ed irremovibili consiglieri, votati alla sua causa (Ermanno Izzo, Antonio Fattore, Carmelo Bonacci, Remo Cipro, Oreste Martino e Zona Antonio Damiano), rispetto agli 11 che lo sostenevano nel lontano 2004. L’opposizione, d’altro canto, può contare su ben 8 elementi; vi sono poi il Presidente ed il Vicesindaco, al momento fuori dal controllo del sindaco. Cosa vuol dire ciò tecnicamente?
    Vuol dire che Salerno e Perrotta hanno nelle proprie mani il destino politico di Zacchia. Senza di loro, ad esempio, non vi è più la possibilità di fare un consiglio comunale. Per la validità della seduta, infatti, occorrono almeno 8 consiglieri con esclusione del sindaco, e la maggioranza non può quindi più deliberare senza la presenza e l’appoggio di qualcuno della minoranza. Il Presidente del Consiglio comunale, inoltre, è l’unica figura legittimata a predisporre l’ordine del giorno, recependo le indicazioni del sindaco, della giunta e di almeno un quinto dei consiglieri.
    Le sedute della conferenza dei capigruppo, per di più, sono valide soltanto se sono presenti i capigruppo in rappresentanza di almeno 8 consiglieri: per cui la sola presenza di Antonio Fattore, espressione di 7 consiglieri, non consentirà più di riunire tale organo collegiale. In parole povere, se il Presidente del Consiglio non presenzia alla conferenza dei capigruppo o si rifiuta di stilare l’ordine del giorno, il consiglio non potrà mai più riunirsi e deliberare, con lo stallo di tutta l’attività amministrativa (bilanci di previsioni e sue variazioni; finanziamenti di opere pubbliche; convenzioni;…).
    Se ciò accadesse, al sindaco non resterebbe che promuovere una mozione di sfiducia al Presidente: ma non gli converrebbe, sia perché rischia personalmente con una contro-mozione di sfiducia nei suoi riguardi, sia perché, per sfiduciare il Presidente, occorrono 11 voti, e nessuno dell’opposizione sosterrà mai la “maggioranza” su questo punto.
    È quindi immaginabile che il sindaco inizi il solito teatrino delle riunioni notturne, delle telefonate, degli incontri, delle mediazioni politiche, delle promesse, della campagna acquisti presso la minoranza o dei bluff su esponenti della minoranza che sarebbero già dalla sua parte: il tutto per convincere la Perrotta e Salerno a rientrare nei ranghi della maggioranza, e farlo alle sue condizioni.
    Ma già una volta il vicesindaco ha preso le distanze, salvo poi fare marcia indietro, ed è difficile credere che faccia adesso la stessa cosa: sarebbe il suo “canto del cigno” nella politica locale. Lo stesso Presidente sembra determinata come non mai, e questo volta per Zacchia sembra giunto il momento di accettare mestamente le condizioni dei due dissidenti, l’ultimo collante dei ruderi di quella che, una volta, era la lista “Uniti per Calvi”.


    Qualcuno mi sa dire che senso ha un'amministrazione in cui il Presidente del consiglio comunale ed il vicesindaco formano un gruppo autonomo rispetto a quello di maggioranza? Meglio sarebbe che dessero tutti quanti le dimissioni, evitando il danno di immagine che potrebbe derivare al paese da un eventuale scioglimento per infiltrazione camorristica! Secondo me, i nostri cari amministratori non si separerebbero dalle loro affezionate poltrone nemmeno con "Superattack scollattutto".

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  18. Caro Massimo, io non credo affatto che nel caso di scioglimento per infiltrazioni, anche se i tempi saranno stati molto lunghi, si potrà dire che è stata dimostrata una tesi fasulla e precostituita. Siamo di fonte ad una Commissione composta da ben 7 membri tra dirigenti ed ufficiali delle varie forze dell’ordine; che ha lavorato non su illazioni e chiacchiere da bar, ma su atti ufficiali adottati dall’amministrazione; il cui parere sarà vagliato prima dal Prefetto e poi da una commissione ministeriale; il tutto passerà infine all’esame del Ministro degli Interni e del Consiglio dei Ministri. Ritengo perciò che se dovesse arrivare lo scioglimento (e mi auguro fortemente di no) questo sarà stato il risultato di scelte ben ponderate, in cui proprio la pluralità degli organi istituzionali investiti dà assoluta garanzia di ciò.
    Ed a titolo di cronaca, ci sono stati finora ben 26 scioglimenti di consigli comunali in provincia di Caserta, tra cui molti dell’agro aversano e finanche Pignataro Maggiore. Ma ciò su cui tutti fanno confusione, o forse conviene loro ingenerare tale confusione nella gente per minimizzare la gravità della situazione, è il fatto che uno scioglimento per infiltrazioni presuppone che gli amministratori siano degli affiliati alla malavita (tu stesso parli di difficoltà nell’immaginare gli amministratori come i protagonisti di un libro di Saviano). Ma non è così. Non c’è alcuna corrispondenza biunivoca tra l’essere sciolti per infiltrazioni ed essere un malavitoso: in caso di scioglimento, la responsabilità degli amministratori sarà stata quella di non aver saputo mettere in piedi una rete di controlli tali da impedire che la malavita potesse infiltrarsi ed aggiudicarsi appalti pubblici (ciò che la Commissione controlla, non potendo certo indagare nel 2008 su fatti del 2004 dei quali non resta alcuna traccia, se non qualche articolo di Saviano). Se poi ciò sia stato intenzionalmente favorito da alcuni amministratori, non spetta a noi dirlo né alla Commissione ma, eventualmente, alla Procura e alla DDA in una fase successiva.
    Ripeto invece il mio pensiero. Se l'amministrazione in carica ritiene di avere operato correttamente e secondo legge (anche se già molte "macchie" si sono palesate per il caso giochini e per la vicenda della comandante), non capisco perchè non possa continuare a farlo, lasciando perdere il possibile scioglimento: mi sa che questa storia della commissione e delle denunce dell'opposizione è diventata ormai un alibi ad una evidente carenza ed inefficienza politica, e ad una litigiosità interna alla maggioranza che la rende inadeguata ad affrontare i veri problemi del paese.
    Inoltre, nel caso di scioglimento, non vedo come gli “sciolti per decreto” possano togliersi le centinaia di sassolini che hanno nelle scarpe, rendendo pan per focaccia agli “eletti di turno”. Ritengo infatti che, quanto meno per decenza e rispetto dei caleni, gli sciolti per decreto dovrebbero abbandonare per sempre la politica; ma se avessero l’indecenza di ricandidarsi non credo affatto che i caleni siano così masochisti e fessi da essere disposti a dare loro un solo voto (che non sia quello di qualche loro parente). Sapete dirmi, infatti, chi è che darebbe nuovamente in fitto la propria abitazione ad inquilini che la hanno quasi rasa al suolo?
    È lecito perciò ritenere che gli “sciolti per decreto” non faranno nemmeno più i consiglieri di minoranza, né saranno così incoscienti le altre liste civiche da imbarcarli e riciclarli: avrebbero perso in partenza la competizione elettorale! Ed i sassolini che hanno le scarpe, in caso di un eventuale scioglimento, sarà meglio che se li tengano e ci camminino per penitenza.
    Ma tutte queste considerazioni le rimanderemo quando ci saranno atti concreti: al momento, invece, l’unico dato di fatto è che in 12 anni di amministrazione targata Antonio Caparco, mai Calvi Risorta era stata tanto insistentemente presente negli uffici della Procura, nelle aule dei Tribunali o aveva corso il rischio di uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche!!!

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  19. Caro anonimo amico, dopo avere letto il tuo intervento assai pertinente, corretto e approfondito, sono andato a riguardarmi quanto avevo scritto.
    Non ho mai parlato di congiure a danno di questa amministrazione, ho solo affermato che la giustizia non può, né deve avere questi tempi biblici, proprio per essere ragionevole e giusta. Allora sì che mi viene il sospetto che qualcosa non quadri. Di lì il mio “Salvo proroghe atte forse a volere dimostrare a tutti i costi una tesi fasulla e precostituita.”
    Ti vedo molto preparato in merito, ma il fatto che la commissione di accesso sia costituita da “ben 7 membri tra dirigenti ed ufficiali delle varie forze dell’ordine; che ha lavorato non su illazioni e chiacchiere da bar, ma su atti ufficiali adottati dall’amministrazione; il cui parere sarà vagliato prima dal Prefetto e poi da una commissione ministeriale; il tutto passerà infine all’esame del Ministro degli Interni e del Consiglio dei Ministri”, più che rassicurarmi, mi mette a disagio.
    E non suscita anche in te un piccolo campanello d’allarme?
    Questi signori sanno benissimo di avere, per legge, sei mesi di tempo per decidere, che è un tempo, se mi consenti, di tutto rispetto. Con i mezzi che hanno a disposizione mi sembra un tempo più che sufficiente a volere determinare quali atti siano stati influenzati o meno dalla camorra.
    Perché di questo si tratta.
    Parli delle giostrine e della storia della comandante.
    Onestamente non riesco a vedere nulla di coinvolgente nel senso di cui stiamo parlando, a meno che il titolare della ditta, che non conosco, abbia amicizie particolari.
    Mi pare comunque che in questo caso la cifra di cui si parla sia veramente una “parva quaestio”, che riguarda, tutto al più, indebiti amministrativi con eventuali risvolti nel penale.
    Il caso della comandante, che tu ugualmente ricordi, difficilmente può essere collocato nell’ambito di cui stiamo discutendo.
    Ribadisco quanto ho detto: della giustizia di oggi, a tutti i livelli, c’è solo da avere paura in quanto scopro giornalmente che molti di quelli che dovrebbero amministrarla tendono a gestire a proprio comodo e piacimento le leggi, senza alcuna garanzia per nessuno.
    Quanto poi a cercare di giustificare l’operato di questa amministrazione non è, non è stato e non sarà mai mio compito.
    Concordo perfettamente con te quando dici che, in attesa di giudizio, comunque avrebbe potuto continuare a lavora, senza alibi e scuse.
    In quanto ai sassolini, non parlavo solo delle scarpe di quelli sciolti per decreto che ben difficilmente potranno ripresentarsi.
    Parlavo del clima di odio e di rancore che si è venuto a creare (del resto penso che tu conosca come e quanti ricorsi anonimi si sono abbattuti su questa amministrazione subito dopo l’insediamento) e che non porterà certo ad una riappacificazione di animi, chiunque salga allo scranno di sindaco.
    Un’ultima annotazione: sarà pur vero, visto che lo affermi, che in dodici anni di Caparchite Calvi Risorta non ha avuto di questi momenti, ma a mio parere questo è l’unico dato di fatto di un’amministrazione assai discutibile per altri versi.
    E di cui rifaremmo, ti confesso, volentieri a meno.
    Perché, come si dice comunemente, abbiamo già dato!
    Massimo Zona

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  20. Ti ringrazio per queste tue ulteriori precisazioni, che rendono ancor meglio il senso del tuo primo intervento.
    Vedo che concordi sul fatto che, in attesa di giudizio, l’amministrazione comunque avrebbe dovuto continuare a lavorare, senza alibi e scuse. Aggiungo ancora che il sindaco avrebbe dovuto anche lasciar correre su quanto riportava la stampa, ma questo suo sistematico leggere i giornali ed il sito di Vito per poi sporgere contro di lui ed altri cronisti, quasi tutti i giorni, querele per diffamazione (che non hanno portato mai a nulla), non ha fatto altro che avvelenare ulteriormente un clima generale già troppo infuocato: sarebbe bastato infatti, in caso di infondatezza delle notizie riportate, chiedere che venisse pubblicata una smentita. Proprio sul sito di Vito, se leggi il Disciplinare sulla barra in alto, compare un avviso ai lettori che recita testualmente: “Per eventuali richieste di rettifica (ex art. 8 della legge n. 47/1948 ed art. 2 della legge n. 69/1963) delle notizie riportate nei nostri articoli, è possibile contattare l'editore al numero 349.4441106 oppure inviare una e-mail dalla sezione contatti del sito www.calvirisortanews.it. Sussistendone i presupposti l'editore provvederà tempestivamente a rettificare le notizie rivelatesi inesatte”.
    Riguardo il clima di odio e di rancore che si è venuto a creare nel paese, vorrei solo puntualizzare che sarà pur vero che sono pervenuti dei ricorsi anonimi contro questa amministrazione, ma ti posso assicurare che questi vengono di gran lunga superati da quelli che infangano personalmente i consiglieri di opposizione (principalmente Antonio Caparco e Giovanni Marrocco) e comuni cittadini, rei forse di essere dei loro sostenitori.
    Riguardo il giudizio politico che ho di questi amministratori – al di là del fatto che, se mai il comune dovesse essere sciolto per infiltrazioni, dovrebbero secondo me abbandonare la politica e chiedere pubblicamente scusa ai cittadini, anche se avessero la coscienza pulita –, questo è evidentemente molto negativo.
    Ma la loro colpa più grave (oltre quella di avere solo illuso i cittadini nel 2004 e di aver lasciato il programma ed i buoni propositi sulla carta) è quella di AVERE DEFINITIVAMENTE AMMAZZATO LA SPERANZA DEL CAMBIAMENTO. Con la delusione che ha suscitato nel paese, tutti correranno nelle braccia di Antonio Caparco – e con il senno di poi, devo dire che la cosa non mi dispiace affatto – e nemmeno prenderanno in minima considerazione l’idea ed il “rischio” di affidare il paese nelle mani di giovani come Giovanni Lombardi e Antonello Bonacci, da soli o in coppia che vadano. Per un cambiamento generazionale dovremmo perciò attendere almeno il 2014/2015, e tutto grazie a come hanno male amministrato il paese questa generazione di quarantenni!

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  21. Sono estremamente insoddisfatto dei consigilieri di maggioranza e anche di opposizione. Si fanno la guerra, si parlano a suon di carte bollate. Soprattutto nella maggioranza. Non sono degni di rappresentarci, vadano a casa. Pensate soltanto che un componente della maggioranza calena, rappresentante sindacale, nel giorno dello sciopero nazionale del comparto scuola, si è fatto cambiare il suo giorno libero per andare alla manifestazione a Roma, tutto questo per non perdere la giornata di lavoro! Bell'esempio di sindacalista! E' una vergogna e io dovrei sentirmi rappresentato da tali personaggi? Che vadano a farsi friggere...

    Anonimo incazzato nero.

    RispondiElimina

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