RAFFAELE DE VITA: ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE DIABOLICUM!

Capita a Raffaele De Vita, presidente del consiglio comunale, di “dimenticarsi” per la seconda volta consecutiva di inserire nell’ordine del giorno di un consiglio comunale l’intitolazione del campo di calcio ad Andreino D’Onofrio ed Alessandro Fattore.
Fatto grave, anzi gravissimo, sintomo anche della sensibilità del personaggio.
Se poi la “dimenticanza” è dovuta al fatto che la richiesta ufficiale di questo riconoscimento è pervenuta da parte di Nicola Cipro, ex assessore oggi inviso alla maggioranza, che invece ha colto e fatto propria la volontà popolare, questo è ancora più grave.
Certi riconoscimenti spettano a chi si è reso protagonista nei tempi nel rendere grande il proprio paese, a prescindere dalle colorazioni politiche o di parte e nessuno può permettersi di strumentalizzarli ad uso e consumo delle simpatie e rancori personali.
Annotiamo anche la sua cocciutaggine nel continuare a convocare il consiglio comunale di mattina, quando l’attuale maggioranza, quando era all’opposizione, ha sostenuto per anni esattamente il contrario.
Spiace per Raffaele De Vita, che pare non rendersi conto che le decisioni che ha assunto e continua ad assumere fanno il gioco di altri, che così prendono tranquillamente le distanze, mentre su di lui ricadono gli effetti che minano sia la propria credibilità politica che quella personale.
Personalmente considero il fatto di Andreino molto grave.
Tale da richiedere le dimissioni da presidente del consiglio comunale, se non anche da quelle di consigliere.
Basterebbe a riscattarlo agli occhi dei cittadini?

Commenti

  1. caro massimo condivido a pieno quanto scritto, mi dispiace veramente di cuore che lello de vita molto probabilmente non riesce ad esprimere il proprio pensiero in qualità di presidente del consiglio, spero tanto che si ravveda quando prima ed incominci veramente a far emergere la propria personalità senza essere condizionato politicamente.

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  2. Mi dispiace Lello che prendi questa posizione.......Andreino è la storia del calcio Caleno! Anche tra 100anni sarà sempre lui il fondatore, e lo ricorderanno tutti, forse tranne te!

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  3. caro lello hai sempre usato un tuo motto e specialmente in politica dicendo:^da grande cosa vuoi fare^ti rivolgo la tua stessa domanda,,,,,caro lello da grande cosa vuoi fare,,,,,,

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  4. caro anonimo che mi hai preceduto, conosco un altro motto che forse è più efficace (a lavà a capu a ciucciu pierdi u tiempu l'acqua e u sapone)

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  5. Caro Massimo,

    non condivido assolutamente niente di quello che dici e che pensi!

    Tanto si doveva!

    Anonimo più che mai

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