Antonio, che Dio ti benedica!

Rispondo ai miei cortesi interlocutori che mi chiedono a quale articolo io mi riferisca nel mio post che parla dell'ADSL: basta cliccare su calvirisortanews.it (è tra i link consigliati sotto la foto) e leggere "ADSL negata: i dubbi del passato, le colpe di oggi".
Non posso però fare a meno di fare assurgere agli onori della pagina la risposta di Antonio, che a dire il vero, non rientrando nel novero dei miei due lettori, non so chi sia. Pertanto, pur rischiando di vedermi accusare di captatio benevolentiae, ho rivolto ad Antonio questa esplicita invocazione del titolo: che Dio ti benedica!
Perchè, si chiederà qualcuno di voi.
Ma perchè, vivaddio, c'è ancora qualcuno in questo paese che è capace di pensare con la propria testa, senza lasciarsi infinocchiare dai furbi di turno e senza lasciarsi turlupinare dagli imbroglioni di mestiere.
Ma ecco qui di seguito il suo messaggio:
"Caro Massimo, ho letto il "comunicato stampa" di Caparco, incensato a dovere da Taffuri, un giornalista buono per tutte le stagioni. Solo così ho capito il senso del tuo post. Mi sorprende una cosa, anzi due: la rinnovata capacità logico-sintattica del cricco e l'acredine nei tuoi confronti. Nel primo caso consiglierei anche a Taffuri di frequentare lo stesso corso di italiano dell'ex sindaco, nel secondo caso evidentemente anche i tuoi pensieri liberi e sparsi continuano a dar fastidio a chi non ha la coscienza del tutto tranquilla. Continua così! Chi ti conosce sa bene quanto tu ti ritenga franco da ogni asservimento a logiche di propaganda e, a differenza di qualche giornalista autoproclamatosi tale, sei garanzia di informazione corretta proprio perchè elaborata secondo il tuo pensiero. A presto! Antonio.
4 maggio 2008 9.39
Grazie, Antonio, chiunque tu sia.

Commenti

  1. caro massimo

    noto che la vis polemica per le giuste cause rimane viva. Bene. Permettimi un consiglio: io non perderei un secondo del mio tempo ad ingaggiare (impossibili, improbabili, surreali…) duelli dialettici con il principale esponente della passata amministrazione comunale. Nel confronto lui ha tutto da guadagnare ed il “ragazzo” sa di averne bisogno, come dimostra la goffa e posticcia cosmesi linguistica.

    Piuttosto teniamo gli occhi sulla palla: questa benedetta ADSL che la Telecom monopolista dell’ultimo miglio ha mutato da diritto in concessione… non è necessario rassegnarsi. Le possibili forme di protesta sono molte: ad esempio si può cominciare con una defezione in massa dal pagamento delle bollette telefoniche. Potrebbe dare l’esempio il Comune, dandone anticipata e motivata notizia al signor Prefetto di Caserta, o meglio al signor Presidente della Repubblica.

    Sono sicuro che pensandoci su si troveranno tanti modi per costringere Telecom a fare nient’altro che il suo dovere: rendere un servizio ai cittadini caleni.

    RispondiElimina
  2. Caro Anonimo, nonostante sia un "redivivo", come ama definirmi Taffuri, qualcosa nel vecchio spirito rimane viva.
    D'accordo con te con qualsiasi tentativo di costringere una Telecom arrogante e prepotente a comportarsi secondo i canoni normali di liceità. Tempo fa, da queste stesse pagine, ho proposto di intentare una causa alla Telecom (oggi si chiamerebbe una "class action!), proponendo una cordata di 200/300 persone disposte a versare 100 euro per pagare un famoso avvocato amministrativista, che avrebbe ovviamente richiesto i danni all'azienda.
    Una sola persona ha dichiarato di essere disposta a tanto ed è stato Claudio De Lucia, da anni sulle barricate per ottenenre questo sacrosanto diritto.
    Noi di Calvi siamo in pieno "digital divide", non gliene frega niente a nessuno e anzi c'è qualcuno che ancora difende la Telecom convinto che la stessa faccia discorsi solo di convenienza aziendale.
    Però ciò non toglie che, qualunque cosa proponi, io sono d'accordo.
    Ma vedrai quanti pierini della situazione si farenno avanti con i distinguo e le eccezioni.
    I caleni sono maestri solo nell'arte della filosofia pura (si fa per dire!) ossia delle parole senza significato, delle discussioni inutili e soprattutto senza costrutto.
    E, mi dispiace per te giovane o meno giovane amico entusiasta, anche stavolta finirà così, in una bella, grande, maestosa e sfolgorante... bolla di sapone.
    Se hai qualche idea decisiva, tienimi presente.

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