A CHI E' SERVITO QUESTO CONVEGNO?
Sono
reduce dall’incontro tenuto al palazzetto di Calvi organizzato dall’attuale
amministrazione per chiarire alla cittadinanza la tipologia di impianto per la
produzione di energia da frazione umida dei rifiuti solidi urbani.
Mi
accompagnano alcune perplessità e la netta sensazione di aver partecipato ad
una farsa.
Anzitutto
la modalità di presentazione del progetto: se chiami i tecnici della Iavazzi,
azienda proponente l’impianto, ad illustrare il tutto, mi sembra alquanto
scontato che presenteranno questa tecnologia come la più sicura e sostenibile del
mondo.
Inoltre,
se a far da contraltare ti scegli a tuo insindacabile giudizio il professore di
turno, mi sembra che l’occasione di confronto risulti impoverita e l’impostazione
di partenza fortemente preconcetta.
Ho
assistito di persona al balletto dei tecnici e ad ore di relazioni scientifiche
di fior di professoroni, quando si è trattato della centrale a turbogas di
Sparanise, per non ignorare che anche il dato tecnico si può manipolare per i
propri interessi.
La
partecipazione è stata poi davvero scarsa: se si eccettuano i candidati di
tutte le liste, gli amministratori attuali e i parenti prossimi degli stessi,
forse eravamo una trentina e molti neanche di Calvi.
Quindi,
tornando al titolo, non credo sia servito ai cittadini caleni per i quali era
organizzato.
Forse
serviva solo all’amministrazione.
Mi
viene da pensare che il convegno in questione era un pretesto così da poter
affermare, in sede di comizio, di aver cercato il confronto con la
cittadinanza.
Argomentazione
debole: l’amministrazione è stata totalmente assente fino ad oggi e in apertura
del convegno, per ammissione dello stesso sindaco, si è affermato che la stessa
non sia neanche direttamente competente per l’insediamento in questione, in
quanto ricadente su zona ASI.
Delle
due l’una: o sei competente e intendi informare la cittadinanza per un
confronto fattivo o non sei competente in materia, ma ci vuoi vendere il
prodotto “centrale” e farlo digerire ai tuoi elettori più sensibili sul tema.
Per
cui non è servito neanche a loro, anzi c’è il rischio che possa ritorcersi come
un boomerang nella ricerca del consenso cui si sottoporranno in questi giorni i
candidati alla prossima tornata.
Allora
è servito alle opposizioni.
Sicuramente
lo scivolone del sindaco nel finale del convegno (non sempre paga dare
dell’imbecille a qualcuno) potrà avvantaggiare gli altri due candidati e tutta
la pessima gestione del problema centrale sarà un cavallo di battaglia abusato
nella prossima querelle elettorale, anche se noto che nessuno delle opposizioni
ha preso la parola, intervenendo nel dibattito.
Si
è lasciato questo onere al comitato “no alla centrale”, che ha difeso le sue
posizioni con argomentazioni valide e ampiamente condivisibili.
Ne
colgo tre, che sottoscrivo in pieno:
- inutilità per la collettività dell’insediamento
industriale a tutto vantaggio esclusivo della famiglia Iavazzi;
- priorità
per la bonifica dell’area ex Pozzi;
- differimento a dopo le elezioni della conferenza
di servizi, organizzata in Regione sul tema per i primi di maggio.
Concludo
chiedendomi e chiedendo il perché della tempistica così accelerata,
all’approssimarsi di una scadenza elettorale.
Tutta
questa fretta è sospetta, le assonanze con la questione Gea sono troppe e
suonano sinistre.
Francesco
Zona
Tralasciando considerazioni politiche e folkloristiche, mi permetto di osservare una cosa. Le idee espresse dai ragazzi del Comitato e del CSOA sono in gran parte giuste e condivisibili. Il problema nasce dalla loro impostazione ideologica che ha come base fondante il rifiuto del dialogo ed il disprezzo (mascherato da un ampio strato di ipocrisia) di qualsiasi opinione contraria alla loro. Lasciare a casa una buona dose di arroganza potrebbe giovare a tutti, le battaglie civili (e non ideologiche) possono essere vinte grazie, e soprattutto, alla buona educazione.
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo con te, Francesco. Anche chi pensa che l'impianto possa avere una qualche utilità per la collettività (cosa che io assolutamente non credo) DEVE rendersi conto che la priorità è la bonifica dell'area, il cui degrado ha già ampiamente danneggiato le popolazioni dell'Agro Caleno.
RispondiEliminaInoltre, credo che in base ai presupposti menzionati, non si possa abusare della parola "ideologia": o si condividono delle argomentazioni oggettive, oppure si condivide l'opposto...tertium non datur!
Il primato della salute pubblica è sacro, quindi è ovvio che la bonifica dei luoghi sia di primaria importanza. L'importante è "non buttarla in caciara" e non strumentalizzare la faccenda per scopi politici. Dall'anonimo di cui sopra.
RispondiEliminahai centrato in pieno l'intendo del sindaco uscente e dei suoi sostenitori.
RispondiEliminaMi sarebbe piaciuto tanto conoscere il parere del nostro assessore alla sanita' e della prima fila schierata a favore di questa farsa.
blocchiamo tutti insieme questa inutile centrale.
assolutamente d'accordo
RispondiEliminami sarebbe piaciuto sentire ,però, anche il perere della lista caparco, soprattutto l'assessore alla sanità sugli effetti benefici della centrale, che ne pensi .
In ogni caso mi sorprende la facilità con la quale il sign. Sindaco è caduto nel trappolone preparatogli a mestiere dai "NO TAV" ( ??? ) nostrani.
RispondiEliminaDopo il video montaggio preparato dal pignatarese, possiamo sicuramente affermare che sono pilotati da un ottimo regista... ma loro sapranno reggere la regia del nostro Comune? Ma il popolo caleno sa che sono persone già conosciute a Calvi Risorta e che poco dopo mollano tutto e si rigirano la giacchetta!!!
RispondiEliminacaro anonimo tutto puoi dire tranne che dopo un pò mollano tutto,sei poco attento alla vita politica degli ultimi cinque anni, ti saluto con affetto
RispondiEliminaQualcuno mi ha consigliato di vedere gli ultimi 10 anni... che coerenza!
RispondiEliminasiete andati in vacanza?Qualcosa non sta andando per il verso giusto?
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