CARO, VECCHIO GIGI

In questi giorni mi sono dato da fare per dare una mano a Gigi Mele, personaggio favoloso, che appena si parla di ciclismo si illumina in viso, lui vecchio corridore al tempo di Gaul, Balmamion, Taccone e tanti altri. Di lui ho raccontato un episodio simpaticissimo sul mio libro "Corri nonno corri" e se qualcuno se l'è perso veda di rintracciarlo.
Col suo entusiasmo è riuscito a coinvolgere l'intero paese di Rocchetta e Valdassano in una festa che ha visto sfilare anche la banda musicale della Nato.
Sulla mia mitica Vespa 200, un giorno o l'altro ve la faccio vedere in fotografia, abbiamo seguito i giovani Juniores arrampicarsi sui tornanti di Rocchetta e scendere a precipizio verso Giano Vetusto e Pignataro, risalire a Teano e poi inerpicarsi per l'ultima estenuante fatica.
Una bella giornata che non sono riusciti a rovinare nè i soliti buontemponi che hanno cambiato il verso di qualche indicazione, nè i soliti imbecilli che hanno staccato lo striscione di segnalazione di mezza corsa proprio davanti al Municipio di Calvi.
A me personalmentente spiace solo che gli imbecilli siano di Calvi Risorta e che con i loro atti abbassino ancora la già dimessa e mortificata dimensione culturale della cittadina.

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