TUTTA LA VERITA’ SULL’ADSL A CALVI RISORTA

Riprendendo le giuste perplessità avanzate da più parti in merito alla situazione venutasi a creare con la Telecom e all’imminente azione legale intenzionata ad essere posta in essere da un nutrito gruppo di cittadini, abbiamo cercato di chiarire con l’amministrazione comunale anche la posizione assunta dalla stessa nei confronti della società addetta alle telecomunicazioni.
La materia era stata anche oggetto di un’interrogazione da parte della minoranza in un recente Consiglio Comunale, interrogazione alla quale l’amministrazione ha dato puntuale risposta in data 23.7.07, riprendendo e rafforzando quanto da essa già attuato nella Delibera di Giunta n. 47 del 25.5.2006, spedita a ben 11 destinatari, ivi comprese le tre sedi Telecom di Roma, Napoli e Caserta, l’Autorità Garante delle Comunicazioni, il Ministero delle Comunicazioni, il Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie, il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Campania, la Provincia di Caserta e il Giornale “Il Mattino”.
In essa si specificava che “la fruizione di tecnologia senza discriminazione di sorta è condizione indispensabile per la crescita sociale ed economica dell’intera comunità locale”, ribadendo che “..non è più tollerabile che la nostra cittadina sia relegata al di là dello steccato imposto dalle regole del business!”
In detta Delibera veniva inoltre specificato dall’Ente Comunale: “Manifestiamo inoltre la nostra completa disponibilità e qualsiasi supporto atto a velocizzare l’attuazione di tale piano.”
Alla luce di dette missive, l’unica che rispondeva era l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che in una lettera del 13 luglio 2006, dichiarava testualmente che “…la regolamentazione vigente in tema di servizi a banda larga non prevede in capo alla Società Telecom obblighi di copertura territoriale nella fornitura al pubblico dei servizi ADSL” (sic!).
Non ci risulta che la Telecom abbia replicato in alcun modo alle richieste del Comune.
Nella risposta all’interrogazione già citata, il sindaco Giacomo Zacchia diceva testualmente:” Non si conoscono le motivazioni che ostacolano l’attuazione della linea ADSL …. atteso che la fornitura dei collegamenti è rimessa all’autonomia gestionale degli operatori…Ad oggi (23.7.07, ndr) non risultano pervenute comunicazioni in tal senso, inoltre si ricordano le due azioni di protesta, ovvero la lettera a firma dell’assessore Oreste Martino prot. n. 2208 del 1° Marzo 2005 e la già citata deliberazione di Giunta n. 47/2006..”
Ciò dimostra, a detta del sindaco, “…che questa Amministrazione appena insediata si è immediatamente interessata della questione ADSL, verificando che il Comune di Calvi Risorta è uno dei pochi comuni dell’Agro Caleno ancora sprovvisto del servizio, cosa questa che denota sicuramente una carenza di interessamento, politico e non, pregresso.”
E qui viene in mente una famosa frase, ormai tramandata ai posteri per le innegabili conseguenze nefaste che da essa generarono:” Mo’ ce facimmo mette’ i piedi ‘n faccia pur’ d’a Telecom!”
Se questa risultasse essere solo una piccola parte delle motivazioni che impediscono ai cittadini di Calvi Risorta di usufruire del progresso, beh la Telecom avrà di che sudare a spiegarlo ai giudici presso i quali non mancheranno di convocarla i sottoscrittori del comitato di rivolta.

Commenti

  1. ... Una delle cosa più difficili di quando torno a casa a Calvi è proprio la mancanza di una connessione ad internet veloce; la qual cosa mi limita molto, soprattutto per gli impegni lavorativi.
    Qui a Trento ho l'ADSL a 20 Mb... poi dicono che il Digital Divide non esiste!

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  2. Perchè non mi fai una bella digressione sul "digital divide"? Te la pubblico integralmente come pagina del blog. Naturalmente puoi scrivermi di tutto il tuo scibile.

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  3. quello che stavo cercando, grazie

    RispondiElimina

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